Balneari: Centinaio, finora buon lavoro. No a fughe in avanti

“Il percorso per giungere a una soluzione definitiva alla questione delle concessioni balneari sta procedendo con un’efficacia e una rapidità perfino inaspettate. È merito dell’ottimo lavoro che sta svolgendo il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sotto la guida del ministro Salvini ed è la conferma della giusta intuizione della Lega, quando chiese e ottenne attraverso un proprio emendamento l’istituzione di un tavolo di lavoro, all’interno del quale coinvolgere tutti i soggetti interessati”. Lo afferma in una nota il vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio, responsabile del dipartimento Agricoltura e Turismo della Lega.
“Ora bisogna procedere su questa strada, evitando fughe in avanti sia nel sollecitare l’esito definitivo della mappatura, sia nell’ipotizzare quote da riservare alle spiagge libere, che potranno definirsi solo all’esito del confronto tra attori istituzionali nazionali e territoriali e associazioni di categoria. Il nostro obiettivo deve essere quello di lavorare bene, come si sta già facendo, per evitare che il risultato finale di questo lavoro sia ancora una volta sottoposto a giudizi di legittimità e opportunità, che metterebbero in discussione il ruolo e l’intervento del governo in questa materia”, conclude Centinaio.

Balneari, Rapani (FDI): “Su 460 milioni di mq, solo 80 sono occupati, non vi è scarsità di risorse”

«I primi dati presentati dal Ministero delle Infrastrutture sul riordino delle concessioni balneari ci danno ragione. Su un totale di 460 milioni di metri quadrati censiti dal Demanio, solo circa ottanta di questi sarebbero occupati da stabilimenti, attività commerciali, attività ricettive, porti turistici». È quanto afferma il senatore di Fratelli d’Italia, componente della commissione Giustizia, Ernesto Rapani, da sempre sensibile al tema.

«Il governo Meloni è stato il primo ad intervenire in materia di balneari e bene ha fatto ad adempiere ad una sentenza della Corte di giustizia europea. Anche in questa ottica – specifica il parlamentare – avevamo prorogato al 31 dicembre 2024 le autorizzazioni demaniali, con un emendamento al decreto Milleproroghe, proprio con l’obiettivo di giungere alla mappatura delle coste per poi metterci in regola con la direttiva Bolkestein. Quei primi dati presentati al tavolo tecnico dal ministero rappresentano un ottimo punto di partenza dal quale intervenire anche in Calabria per tutelare le circa 2000 imprese e i 20mila lavoratori impiegati nel settore, considerando che la percentuale di demanio marittimo occupato nella nostra Regione è del 30%».

«Di certo – conclude il senatore Rapani – quella proroga non solo ci ha dato ragione, ma ci agevola nell’evidenziare come il demanio marittimo debba rappresentare una risorsa per il nostro Paese e quindi anche per la Calabria, e non un problema. Questo è il primo passo compiuto nella direzione giusta: la risoluzione di tutti gli interrogativi che gravano sul comparto».