Balneari, Confesercenti contro comune di Follonica per avvio gare entro 2024

 

È molto duro il giudizio della Confesercenti rispetto alla decisione della Giunta comunale di Follonica di accorciare la durata delle concessioni demaniali e di indire le procedure per le nuove concessioni entro il corrente anno. Decisione che emerge dall’atto di indirizzo del 29 dicembre scorso, e dalle conseguenti determine dirigenziali. «Una decisione che non condividiamo e contestiamo duramente, in primis perché troviamo sbalorditivo che un’amministrazione rinneghi i propri stessi atti fatti fra il 2019 e il 2020, che dopo procedimento di pubblica evidenza avevano esteso le concessioni fino al 2033» a parlare è Claudio
Pierini, presidente provinciale Fiba Confesercenti.

Prosegue Perini «In un momento di forte incertezza nazionale sulla materia non si comprende perché l’amministrazione comunale di Follonica abbia deciso di intraprendere tale via, unici nel litorale toscano e non solo, dato che si produce l’immediata interruzione della programmazione e capacità di investimento delle imprese balneari, quando al contrario il turismo ha bisogno di pianificazione, e le spiagge con i servizi offerti sono il primo motore del turismo costiero». Incalza Perini «Tra l’altro si sta creando uno strappo nelle relazioni con le imprese balneari locali, viste le interazioni intercorse prima e dopo l’atto di indirizzo, prima che producesse i propri effetti. Naturalmente le motivazioni tecniche che hanno indotto tale scelta possono essere plurime, su una materia ormai divenuta difficile da dipanare; essere gli unici in Toscana è dal nostro punto di vista un primato per cui è difficile andare orgogliosi» continua la nota.

«Come associazione di categoria, con il nostro sindacato Fiba Confesercenti, ci mettiamo a disposizione delle imprese e chiediamo alla Giunta comunale di rivedere questa sua decisione, alla luce delle recenti posizioni espresse dal governo e del dialogo in corso con la Commissione Europea». Chiediamo inoltre all’amministrazione che dimostri la stessa celerità di azione sugli altri rilevanti argomenti che riguardano la costa Follonichese e su cui noi siamo pronti a fornire il nostro contributo: progetto di riprofilatura per la difesa dell’arenile dall’erosione costiera e approvazione del nuovo piano collettivo di salvataggio, fondamentale anche per l’ottenimento della bandiera blu» conclude Fiba Confesercenti.

Confesercenti Rimini difende i chiringuito, ‘danno valore’

I chiringuiti rappresentano un valore aggiunto per l’offerta turistica complessiva della nostra città.

Lo sono a maggior ragione in una stagione come questa, che ancora stenta a decollare”.

Così interviene il direttore di Confesercenti Rimini Mirco Pari nel dibattito che va avanti da alcuni giorni in Riviera, e che si presenta puntualmente ogni estate, circa le regole dei chioschi da spiaggia che offrono servizio bar e dj-set.
“Allo stesso modo, abbiamo sempre sostenuto che occorrono delle regole e che bisogna muoversi all’interno di esse per offrire un divertimento sano”, precisa Pari. Tra coloro che si sono espressi per una stretta ai chioschi da spiaggia vi sono i balneari di Confartigianato imprese demaniali e i locali da ballo rappresentati dal Silb Emilia-Romagna. “Non è il divertimento in spiaggia la causa della crisi del modello delle discoteche – replica il direttore -, che hanno iniziato la loro fase discendente molti anni prima dell’affermazione dei chiringuiti a Rimini”.
“La riflessione sui chiringuiti – argomenta il direttore – è anche un ragionamento sull’offerta turistica riminese, su cosa vogliamo che sia e su dove vogliamo andare. Il turismo non è più quello del passato, non siamo più negli anni ’80 in cui c’era una divisione netta delle funzioni”.

“Questo non significa che tutti gli stabilimenti balneari debbano trasformarsi in luoghi di musica e dj-set – precisa Pari -. Ma non possiamo non aprirci ad una serie di innovazioni che rispondano alle richieste dei turisti di oggi”. Ansa