Confesercenti Rimini difende i chiringuito, ‘danno valore’

I chiringuiti rappresentano un valore aggiunto per l’offerta turistica complessiva della nostra città.

Lo sono a maggior ragione in una stagione come questa, che ancora stenta a decollare”.

Così interviene il direttore di Confesercenti Rimini Mirco Pari nel dibattito che va avanti da alcuni giorni in Riviera, e che si presenta puntualmente ogni estate, circa le regole dei chioschi da spiaggia che offrono servizio bar e dj-set.
“Allo stesso modo, abbiamo sempre sostenuto che occorrono delle regole e che bisogna muoversi all’interno di esse per offrire un divertimento sano”, precisa Pari. Tra coloro che si sono espressi per una stretta ai chioschi da spiaggia vi sono i balneari di Confartigianato imprese demaniali e i locali da ballo rappresentati dal Silb Emilia-Romagna. “Non è il divertimento in spiaggia la causa della crisi del modello delle discoteche – replica il direttore -, che hanno iniziato la loro fase discendente molti anni prima dell’affermazione dei chiringuiti a Rimini”.
“La riflessione sui chiringuiti – argomenta il direttore – è anche un ragionamento sull’offerta turistica riminese, su cosa vogliamo che sia e su dove vogliamo andare. Il turismo non è più quello del passato, non siamo più negli anni ’80 in cui c’era una divisione netta delle funzioni”.

“Questo non significa che tutti gli stabilimenti balneari debbano trasformarsi in luoghi di musica e dj-set – precisa Pari -. Ma non possiamo non aprirci ad una serie di innovazioni che rispondano alle richieste dei turisti di oggi”. Ansa

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