Assobalneari Italia e Base Balneare incontrano il Commissario europeo al Turismo Apostolos Tsitsikostas per discutere l’applicazione della Direttiva Bolkestein

Nella giornata di oggi si è tenuto un importante incontro istituzionale tra Fabrizio Licordari Presidente di Assobalneari Italia, appartenente al sistema di Federturismo Confindustria ed il suo Direttore Dr. Antonio Barreca, e Base Balneare e il Commissario europeo al Turismo, Apostolos Tzitzikostas. Durante il colloquio, svoltosi in un clima di dialogo costruttivo, è stata consegnata una memoria illustrativa ufficiale contenente le istanze del comparto balneare italiano in merito alla corretta applicazione della Direttiva Bolkestein e lo stato del contenzioso italiano approdato alle Sezioni Unite sul tema della scarsità della risorsa naturale.Il documento, elaborato da Assobalneari Italia e Base balneare, evidenzia la necessità di un approccio più equilibrato e realistico parte delle istituzioni europee, che tenga conto delle peculiarità storiche, economiche e sociali del modello balneare italiano e della tutela dei diritti acquisiti dai concessionari che da decenni operano e investono nel settore.Durante l’incontro, il Presidente di Assobalneari e l'Avvocato Nicolò Maellaro per Base Balneare hanno formalmente richiesto un tavolo di confronto con le istituzioni europee competenti, con l’obiettivo di individuare soluzioni normative che garantiscano certezza giuridica, continuità imprenditoriale e salvaguardia dell’occupazione lungo le coste italiane.«Abbiamo ribadito con forza che non si può applicare in modo meccanico una direttiva pensata per altri contesti e settori – hanno dichiarato  Licordari e Maellaro. È fondamentale che l’Europa ascolti la voce dei territori e comprenda che il sistema balneare italiano così come quello degli altri Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, rappresenta una risorsa strategica per l’economia del turismo nazionale, fatta di imprese familiari, lavoro, identità e presidio ambientale».Assobalneari Italia e Base Balneare auspicano che questo confronto possa essere il primo passo verso una nuova fase di dialogo e collaborazione con la nuova dirigenza politica dell’Unione Europea, affinché le future scelte in materia siano il frutto di una volontà politica consapevole e non delle scelte di oscuri tecnocrati che, con la loro influenza proveniente da loro ruolo di intoccabili, riescono ad indirizzare decisioni che sono più il frutto di pressioni di poteri forti a discapito dell’ interesse comune, e che tengano conto della specificità e della sostenibilità del comparto balneare italiano e di quello degli altri Paesi che hanno le loro coste sul mar Mediterraneo, valorizzando coloro che nel corso degli anni hanno investito e creato occupazione inventando il modello di turismo balneare che oggi viene esportato come modello in altri Paesi del Mondo. Scarica la memoria

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STRUMENTALIZZATA LA REQUISITORIA DEL PROCURATORE PRESSO LA CORTE DEI CONTI

Omesso il suo allarme sul rischio di infiltrazioni malavitose nelle gare - una disinformazione in danno della verità e del paese Notevole eco ha suscitato sulla odierna stampa la Requisitoria di ieri del Procuratore presso la Corte dei Conti sul Rendiconto generale dello Stato. Fra le tantissime considerazioni - tutte critiche - su molteplici punti (dalla sanità al PNR) giornali e alcune forze politiche (i soliti!) hanno sottolineato solo quelle riguardanti le concessioni demaniali. Sul punto il Procuratore, non contestando né la proroga al 2027 e né la previsione degli indennizzi ("in attesa di una valutazione delle autorità europee"), si limita a:  a) "notare la assai scarsa " remuneratività delle concessioni" (cioè canoni bassi); b)  augurarsi che non ci siano altre proroghe; c) "auspicare", infine, "una scrupolosa vigilanza per evitare, o almeno contenere, l'infiltrazione della criminalità organizzata nelle procedure". Ed è proprio questo accorato e autorevole "auspicio" (che costituisce la parte più rilevante e allarmante della Requisitoria) che non viene affatto riportato nei commenti (interessati!) dei soliti nemici dei balneari. In definitiva viene del tutto sottaciuto l'allarme lanciato dal Procuratore generale della Corte dei Conti sul rischio di infiltrazioni malavitose nelle gare per la riassegnazione delle concessioni demaniali. La faziosità dei soliti nemici dei balneari occulta l'allarme del Procuratore su questo rischio. Una disinformazione che danneggia non solo i balneari ma soprattutto la verità e il Paese. A vantaggio di mafiosi e malavitosi.