Mareggiata devastante investe la Riviera Romagnola: Danni ingenti agli stabilimenti balneari

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Foto tratta dalla pagina Facebook di Romagna Meteo

Una potente mareggiata, spinta da raffiche di bora fino a 107 km/h, ha sommerso il litorale romagnolo il 5 ottobre 2025, causando allagamenti diffusi da Ravenna a Rimini e danni ingenti agli stabilimenti balneari, porti e infrastrutture costiere. Il fenomeno, amplificato da un innalzamento del livello del mare di 1,24 metri sopra la media e onde fino a 5,70 metri al largo, ha colpito l’intera costa adriatica emiliano-romagnola, con ingressioni marine che hanno invaso spiagge, lungomari e quartieri a ridosso del mare.

Nella zona ravennate, l’acqua ha raggiunto fino a un metro nei bar degli stabilimenti, erodendo sabbia e danneggiando passerelle a Marina di Ravenna, Lido Adriano e Lido di Classe. Stabilimenti come Bagni Luana e Mocambo sono stati travolti, con cabine sommerse e depositi allagati, mentre a Milano Marittima e Pinarella di Cervia l’invasione ha lambito il Canalino e il Circolo Nautico, riportando i danni più gravi tra le strutture non balneari. Nel Cervese, allagamenti hanno colpito strade e parchi, con la Protezione Civile impegnata a chiudere varchi e assistere i residenti.

A Rimini, onde alte oltre 3,20 metri e venti fino a 93 km/h hanno allagato il porto canale e la darsena, invadendo banchine, via Ortigara e sottopassi, con l’acqua che ha raggiunto cabine, bar e ristoranti sul lungomare Giuseppe di Vittorio fino al parco Federico Fellini. Pescatori e soci del Club Nautico hanno lavorato ore per mettere in sicurezza barche e ormeggi, annullando regate del campionato O’pen Skiff, mentre l’invaso del Ponte di Tiberio si è trasformato in una distesa d’acqua parzialmente allagata. Simili criticità a Riccione, con il porto sommerso e allagamenti in zona darsena, e a Gatteo Mare, Cesenatico e San Mauro Mare, dove il mare ha invaso spiagge e quartieri a mare, causando chiusure viarie e difficoltà alla circolazione.

I concessionari balneari della costa romagnola hanno denunciato ritardi nell’autorizzazione per dune protettive, concesse solo dal 6 ottobre anziché dal 1°, lasciando le spiagge vulnerabili al storm surge. A Ravenna, il presidente della Cooperativa Spiagge, Maurizio Rustignoli, ha stimato danni per almeno due milioni di euro e invocato un tavolo di crisi per sabbia e rinforzi costieri. Il calo delle temperature e l’assenza di dune hanno esacerbato gli effetti, con raffiche record a Porto Corsini (93 km/h), Bellaria e Torre Pedrera, amplificando l’eccezionale ingressione marina.

I danni causati dalla mareggiata sottolineano l’urgenza di interventi strutturali per la resilienza costiera, ma la Direttiva Bolkestein (2006/123/CE) complica il quadro con le gare pubbliche per le concessioni balneari imminenti entro il 30 giugno 2027. Inoltre, le gare pubbliche generano un’incertezza giuridica che scoraggia le banche dal concedere credito ai concessionari esistenti, in quanto i prestiti legati a investimenti su beni demaniali rischierebbero di non essere rimborsati se i titolari perdono l’assegnazione. Questo scenario amplifica le difficoltà post-eventi calamitosi come la mareggiata del 5 ottobre 2025 in Romagna, dove i danni richiedono finanziamenti immediati per riparazioni, ma le istituti di credito percepiscono alto rischio di insolvenza derivante dalla transitorietà delle concessioni prorogate solo fino al 30 settembre 2027.

Questo articolo ha un commento

  1. Aristarco

    Come ci salviamo?? I nostri politici, opposizione e maggioranza che fanno??? È sufficiente scontrarsi su Palestina e Gaza oppure guardare e fare coscientemente e concretamente per i fatti di casa nostra. Voi avete la risposta???

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