Concessioni demaniali, a Tursi l’assessore Mascia incontra balneari e sindacati

«A Genova garantite validità titolo concessorio per questa stagione balneare e integrazioni documentali anche oltre il termine del 30 aprile»

A Palazzo Tursi l’Assessore al Demanio marittimo Mario Mascia ha convocato stamani tutti gli attuali concessionari balneari, i loro sindacati e i loro legali, per illustrare e chiarire nel dettaglio le linee guida e i criteri seguiti nella delibera di Giunta comunale e nella determinazione dirigenziale che hanno dato vita alla procedura di assegnazione ad evidenza pubblica attualmente in corso.

«La procedura di assegnazione attivata dal Comune di Genova giustifica la proroga di legge delle concessioni al 31/12/2024 e garantisce ai concessionari balneari la validità del titolo concessorio in essere nella imminente prossima stagione balneare. Se la procedura non ci fosse, venisse a mancare o fosse inficiata o cambiata in corsa anche solo nei termini prefissati, nessuno è in grado di escludere che questa validità possa essere messa in discussione, con immediate ed ovvie ripercussioni negative sui balneari già da quest’anno, perché in assenza di una valida procedura in corso, c’è chi potrebbe ritenere scadute al 31 dicembre 2023 le concessioni in essere. In ogni caso ci è stato oggi riferito che il 22 marzo prossimo il Tribunale Amministrativo Regionale sarà chiamato a pronunciarsi sulle istanze di sospensiva cautelare della procedura presentate da alcuni concessionari balneari e dal SIB. Quindi ci rimettiamo fiduciosi a quanto vorrà decidere al riguardo l’Organo di Giurisdizione Amministrativa”.

“Ho voluto convocare personalmente tutti i concessionari, sia quelli che non hanno presentato ricorso al TAR contro i provvedimenti del Comune, sia quelli che lo hanno fatto” continua l’Assessore Mascia “A questi ultimi ho ribadito che il termine del 30 aprile, da noi fissato per la presentazione delle progettualità in vista dell’assegnazione delle concessioni balneari, va senz’altro rispettato ma – come risulta per tabulas anche dai pro forma di avviso pubblico e di disciplinare allegati alla determina dirigenziale – sono espressamente previste integrazioni documentali anche nella successiva fase di evidenza pubblica, cioè nei 45 giorni dalla data di pubblicazione dell’avviso pubblico di avvenuta presentazione delle progettualità. In altre parole si può ipotizzare un termine finale effettivo per la presentazione della documentazione completa che va a scadere proprio a fine giugno, esattamente in linea con quanto ci è stato richiesto oggi dal sindacato dei balneari in merito allo spostamento del termine di presentazione delle progettualità dal 30 aprile al 30 giugno”.

“Abbiamo recepito un’ultima indicazione proveniente dai legali dei sindacati balneari di indicare negli avvisi pubblici che gli investimenti prospettati nei progetti potranno essere solo di larga massima, questo per non vincolare chi presenta i progetti a piani di investimenti troppo stringenti. Per il resto abbiamo precisato che nessun progetto verrà reso pubblico dopo il 30 aprile ma nello stesso avviso pubblico ne verrà data solo una sintetica descrizione. Dopo la fase di evidenza pubblica si riuniranno le commissioni di valutazione di tutti i progetti ed entro il 31 dicembre 2024 contiamo di vedere assegnate le nuove concessioni balneari, valide dal 1 gennaio 2025, anno in cui potranno iniziare i lavori dei progetti presentati e approvati». «Il nostro percorso anche nei termini procedurali è stato ampiamente condiviso da un anno a questa parte coi sindacati dei balneari genovesi e i loro legali – continua l’assessore Mascia- con la nostra delibera di giunta abbiamo dettato le linee guida di ciò che noi intendiamo per interesse pubblico nelle concessioni demaniali. Non è stato un atto di indirizzo asettico, ma ci è servito per individuare i criteri primari ai fini dell’assegnazione delle concessioni demaniali del litorale: strutture conformi alle norme vigenti in materia di edilizia, urbanistica e paesaggistica; diritto di accesso al mare e diritto di transitare sulla battigia; opere di difesa del litorale».

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