Confesercenti e Fiba, mercoledì ad Arma di Taggia la riunione provinciale dei balneari

La stagione estiva 2025 si chiude con un appuntamento strategico per le imprese balneari: Confesercenti Provinciale Imperia e Fiba Confesercenti convocano una riunione aperta al confronto operativo e all’aggiornamento sulle prossime scadenze, in particolare i bandi comunali per le concessioni demaniali marittime nei Comuni costieri della provincia. L’incontro punta a fare il punto su regole di assegnazione, impatti economici e quadro di azioni sindacali e istituzionali in corso, in un contesto di norme in evoluzione che richiede preparazione e capacità di adattamento.​ L’appuntamento è fissato per mercoledì 5 novembre, alle 16.00, all’Istituto Galileo Galilei di Arma di Taggia, in Via della Stazione 6, con ingresso libero per associati Confesercenti e operatori del settore. Tra i temi attesi: gestione delle imprese balneari, tempistiche e criteri dei nuovi bandi, prospettive normative e coordinamento delle iniziative di rappresentanza sul territorio provinciale.​ Interverranno Gianmarco Oneglio, presidente regionale Fiba Confesercenti Liguria, Raffaello Bastiani, presidente provinciale Fiba Confesercenti Imperia, e Massimiliano Cammarata, responsabile provinciale Enti Locali Confesercenti Imperia, con un focus su strategie, opportunità e tutele per gli operatori.​ La riunione è aperta a tutti gli associati Confesercenti e a tutti gli operatori balneari della provincia di Imperia, con invito alla massima partecipazione per condividere esperienze, reperire informazioni utili e contribuire alla definizione delle linee guida per la prossima stagione. L’appuntamento è presentato come momento operativo per prepararsi ai bandi e rafforzare il dialogo tra imprese e rappresentanze di categoria nel breve periodo.

Zucconi (FdI): Concessioni balneari, servono norme chiare

Quella della Direttiva Bolkestein sulle concessioni balneari è una questione annosa proprio perché mai risolta alla radice, una questione che ho sempre considerata ,anche in punto di diritto, particolarmente assurda e dannosa soprattutto se considerata nell’ottica , per me doverosa , della tutela delle piccole aziende. Quanto sta avvenendo in questi mesi ne è la riprova ed infatti , in barba ai conclamati principi sulla concorrenza , le nuove acquisizioni , ad esempio in Versilia, sono fatte da grandi gruppi economici. Temo che purtroppo all’apertura delle gare questo fenomeno si ripeterà puntualmente finendo per stravolgere ,tra l’altro ,il volto stesso di un importante settore del Turismo nazionale. Ma , in questo quadro, per riconoscere ai concessionari un adeguato indennizzo, è anche una questione di tempistiche. Ricordo a tutti che già nella Legge sulla Concorrenza del era stato inserito ,anche se in modo insoddisfacente , il principio dell’ Indennizzo e nessuno , né il Consiglio di Stato nè la UE, aveva eccepito alla sua applicazione come criterio generale . Poi nel decreto 131 del 2024 (Salva Infrazioni) si era ribadito quel concetto affidando ad un successivo Decreto Attuativo di meglio dettagliare i criteri per il calcolo specifico di tale indennizzo. Che sia oggi anche una questione di tempistiche è dimostrato infatti dalla notizia che , pur in assenza di tale decreto, di recente alcune Capitanerie di porto della Toscana hanno sollecitato i comuni costieri a fornire documentazione sulla conformità edilizio–urbanistica delle opere insistenti sulle aree demaniali marittime in concessione , attività propedeutica all’incameramento da parte dello Stato delle opere inamovibili esistenti. Segnalo inoltre che presso le Capitanerie di Porto e presso l’Agenzia Demanio sono già state istituite le commissioni di incameramento che stanno procedendo ad effettuare i previsti sopralluoghi e acquisendo tramite i comuni la relativa e specifica documentazione. Insomma da una parte si procede per incamerare beni di proprietà come case , piscine , servizi etc e dall’altra non si forniscono i criteri per gi indennizzi : è evidente che a questo punto a livello nazionale si debbano prendere urgenti provvedimenti . Non è mia competenza valutare il comportamento delle Capitanerie nel sollecitare i comuni a questa ricognizione , né quello dei comuni nel sollecitare i concessionari a fornire i relativi dati , ma è mia competenza segnalare che dopo più di un anno il Decreto attuativo previsto dalla Legge 131 non ha ancora visto la luce e che questo produce una ulteriore e assurda incertezza a tutto il settore . Sottolineo soprattutto che l’attività delle Capitanerie è al momento in sintonia con il dettato dell’art 49 del codice della Navigazione che prevede espressamente che “al termine della concessione ogni opera inamovibile è incamerata dallo Stato o rimossa” e che dunque il primo passo per evitare sovrapposizioni e contraddittorialità normative – ad esempio fra incameramento e principio di indennizzo- sarebbe stato quello di procedere ad una sostanziale modifica legislativa proprio di quell’articolo 49 cosa che il sottoscritto aveva puntualmente proposto già nel febbraio del 2023 e cioè quasi due anni…