Violente mareggiate sui litorali italiani, balneari in ginocchio

 

Come ampiamente preannunciato sulla nostra pagina Facebook, dalla nottata di oggi si sta abbattendo su molte regioni italiane il ciclone Poppea. La vasta depressione con venti di tempesta  che hanno in molti casi superato i 100 km, ha gonfiato le onde e innalzato il livello dei mari, sferzando i litorali e creando gravissimi danni agli stabilimenti balneari che si trovano in prima linea contro queste calamità naturali, causate con sempre più frequenza dai cambiamenti climatici, che contribuiscono inoltre all’erosione delle coste dovuta principalmente all’innalzamento dei mari. Il maltempo odierno ricorda la tempesta che si verificò nel 2018 e che provocò gravissimi danni in molte regioni. Già allora fu molto difficile ricostruire gli stabilimenti distrutti ma bisogna ricordare che ora sui titolari di concessioni demaniali pende la spada di Damocle della scadenza dei titoli autorizzativi  che una sentenza dell’adunanza Plenaria del Consiglio di Stato, da molti ritenuta “oltre le proprie attribuzioni”, ha fissato alla fine del 2023, Come si potrà oggi rimediare a questa distruzione?

Una delle mareggiate più forti degli ultimi anni nella notte sul litorale romano: onde anche oltre tre metri hanno messo a dura prova arenili e strutture balneari. Le forti mareggiate hanno ulteriormente aggravato le conseguenze del fenomeno di erosione delle coste e danneggiato gravemente alcuni stabilimenti di Focene e Fregene. A seguito delle proibitive condizioni di maltempo i collegamenti da e per l’Isola d’Elba sono temporaneamente sospesi. Sull’area si registra mare mosso e vento forte e per questo dalle 9,30 sono stati provvisoriamente interrotti i collegamenti dei traghetti da Piombino a Portoferraio. Sospesi anche i collegamenti fra Livorno e la Capraia, isola minore dell’arcipelago toscano.

Ci trasferiamo in Romagna, dove a Rimini in più punti la barriera di sabbia costruita lungo la battigia è stata rotta dalle mareggiate dell’Adriatico. Il mare ha così raggiunto gli stabilimenti balneari. E come spesso accade, la marea ha fatto finire sott’acqua le banchine del porto canale. Nel ravennate il mare ha invaso la Diga foranea sud “Zaccagnini” e le strade più vicine alla costa di Marina di Ravenna. Danni segnalati anche a Punta Marina dove la potenza della mareggiata avrebbe infranto anche la duna di protezione sulla spiaggia.

Gli effetti del ciclone Poppea si stanno avvertendo in tutto il Veneto con raffiche molto forti che accompagnano precipitazioni estese con accumuli piovosi localmente consistenti fino a 150 mm in poche ore. Venezia salvata dalla marea eccezionale grazie al Mose la città è rimasta dunque all’asciutto. Nubifragi e forte vento nella notte anche sui settori centro occidentali della Sardegna, in Sicilia invece da 36 ore sono isolate le Eolie per il mare in tempesta.
La fase di maltempo non è comunque terminata e bisognerà prestare attenzione fino al termine della giornata odierna.
Resta da capire come potranno i titolari degli stabilimenti distrutti dalle mareggiate ricostruire le proprie attività considerando che la legge sulla concorrenza, approvata recentemente dal governo Draghi, ne prevede la messa a gara tra un anno.

Tar Calabria: I cani possono accedere nelle spiagge libere

 

I cani possono accedere alle spiagge libere di Africo, Comune della provincia di Reggio Calabria che affaccia in parte anche sul mare. Lo ha deciso il Tar della Calabria-Catanzaro (sentenza 1430/2022) accogliendo il ricorso presentato dall’associazione Earth, mobilitata perché il provvedimento venisse annullato.

L’ordinanza del sindaco Domenico Modaffari il 7 giugno scorso prevedeva, all’articolo 4, il divieto di «condurre o far permanere qualsiasi tipo di animale, anche se munito di museruola o guinzaglio, ivi compresi quelli utilizzati dai fotografi o cineoperatori» sulle spiagge destinate alla libera balneazione. Dal divieto erano esclusi soltanto i cani di salvataggio a guinzaglio e i cani guida per i non vedenti, che per legge (l37/1974) hanno d’altronde accesso a tutti i luoghi pubblici.
La stessa ordinanza disciplina inoltre l’accesso dei cani e dei gatti agli stabilimenti balneari, imponendo l’uso della museruola e del guinzaglio. Inoltre, ai titolari delle strutture balneari è imposto di apporre appositi cartelli e di «delimitare, segnalare ed attrezzare una zona di spiaggia destinata ai cani/gatti, garantendo adeguata copertura dai raggi solari, distanza minima tra un cane/gatto e l’altro per la libertà di movimento e l’assenza di interferenze».

Se i lidi privati possono decidere in autonomia se accogliere o meno animali, sulle spiagge libere invece la decisione viene rimandata ai singoli Comuni. Che possono decidere appunto di precludere l’accesso. E sono questi i casi in cui l’intervento del Tribunale Amministrativo può ribaltare la situazione: l’associazione Earth ha deciso di rivolgersi al Tar e un giudice ha dato loro ragione, annullando l’ordinanza nella parte relativa all’accesso dei cani alle spiagge libere.
«Le motivazioni addotte erano ”serie problematiche igienico sanitarie” e “incolumità della popolazione” – è stato il commento dell’associazione – Ora, come è giusto che sia, grazie a Earth i cani possono godersi il mare».
(Kodami e IlSole24Ore)

 

Di seguito la dichiarazione di Bertorello (Lega)  riguardo della sentenza del Tar Calabria 

GENOVA – E’ arrivata poco fa la notizia che il Tar della Calabria-Catanzaro (sentenza n.1430/2022), ha annullato un’ordinanza che vietava di condurre sugli arenili “cani o altri animali, anche se muniti di museruola e/o guinzaglio”, durante la stagione balneare. La scelta di interdire sempre l’ingresso dei cani o di altri animali domestici sulle spiagge destinate alla libera balneazione è illogica. La pubblica amministrazione ha il dovere di dare ai cittadini la possibilità di frequentare le spiagge libere con i propri animali domestici, dando delle regole che garantiscano la pulizia e il decoro degli spazi pubblici, e anche l’incolumità, ma senza giungere all’estremizzazione di un divieto assoluto di frequentazione degli arenili.” Lo dichiara in una nota il capogruppo della Lega in Consiglio comunale Federico Bertorello.

Il Tar della Calabria ha sancito un sacrosanto diritto per gli animali e i loro proprietari. Mi attiverò perché anche a Genova e in Liguria, dove invece le spiagge libere sono interdette ai cani, si vada in questo senso”.