A Terracina una tavola rotonda sul futuro delle concessioni demaniali: il modello della rete d’impresa come chiave per la valorizzazione del litorale

Giovedì 26 giugno 2025, alle ore 10.15, si terrà a Terracina, presso il ristorante “Porto Salvo” (Via Appia km 102), un incontro promosso da Federbalneari Litorale Sud in collaborazione con Federbalneari Italia, dedicato a uno dei temi centrali per il futuro delle nostre coste: il rinnovo delle concessioni demaniali marittime a uso turistico-ricettivo. L’iniziativa nasce con l’obiettivo di aprire un confronto concreto e operativo tra rappresentanti istituzionali, imprenditori del settore balneare, tecnici e professionisti, per approfondire le opportunità offerte da un approccio sistemico fondato sulla rete d’impresa. Un modello innovativo, già avviato con successo in altri contesti, che può diventare uno strumento strategico per garantire competitività, sostenibilità e coesione territoriale. A introdurre i lavori sarà Paola Aloisi, delegata di Federbalneari Litorale Sud, che darà voce alle istanze del territorio e all’urgenza di soluzioni condivise. Interverranno, tra gli altri, Marco Maurelli, presidente nazionale di Federbalneari Italia, e Gino Di Lello, delegato di Terracina. Al centro del dibattito anche il contributo della rete “I Borghi Marinari di Roma”, che porterà esperienze di marketing territoriale e progettualità condivise. Particolare attenzione sarà dedicata all’accessibilità, grazie all’intervento di Stefano Maiandi, presidente nazionale di FIABA ETS, impegnato da anni nella promozione di un turismo inclusivo. Chiuderà il tavolo l’intervento dell’architetto Loredana Vetere, che illustrerà soluzioni ingegneristiche e percorsi di certificazione ISO per le imprese del settore. L’incontro è aperto a tutti gli operatori interessati, previa registrazione all’indirizzo mail: segreteria.tecnica@federbalnearilazio.it.  Sarà un momento importante per ragionare insieme sul futuro della costa laziale e non solo, con uno sguardo concreto alle sfide normative, imprenditoriali e ambientali che attendono il comparto balneare.

Il Movimento 5 Stelle propone il divieto di fumo nelle spiagge romane

In un'azione che punta a tutelare l'ambiente e la salute pubblica, Paolo Ferrara, consigliere comunale e figura di spicco del Movimento 5 Stelle, ha presentato una proposta normativa che prevede il divieto di fumo sulle spiagge di Ostia, Castel Porziano e Capocotta. L'iniziativa, definita "pentastellata" in linea con la tradizione del partito, si ispira a modelli di successo adottati in città come Stoccolma, Melbourne, Barcellona e in alcune località italiane come Bibione e Capri. Un provvedimento per un ambiente più pulito L'obiettivo dichiarato dall'esponente grillino è duplice: ridurre la presenza di mozziconi di sigaretta, considerati uno dei rifiuti più pericolosi per l'ecosistema marino, e proteggere la salute dei cittadini dai rischi legati al fumo passivo. Secondo i dati di Legambiente, infatti, i mozziconi costituiscono il 14% della spazzatura presente sulle spiagge italiane e possono impiegare oltre dieci anni a degradarsi, rilasciando sostanze tossiche nel mare. "Con questa proposta, miriamo a garantire spiagge più pulite, un'aria più respirabile e un mare libero da inquinanti. La misura non è intesa a penalizzare chi fuma, ma a tutelare il diritto di tutti a godere di spazi comuni sani e sicuri", ha dichiarato Ferrara durante la presentazione della bozza. Modalità di attuazione e aree dedicate La proposta prevede l'istituzione di aree appositamente designate per i fumatori, posizionate lontano dalle zone di balneazione. In questo modo, si intende conciliare il diritto dei fumatori di poter usufruire dei propri spazi senza compromettere la salute di chi frequenta le spiagge. Inoltre, il divieto non interesserà le aree esterne di bar e ristoranti, consentendo comunque un momento di pausa all'aperto per coloro che scelgono di fumare. Oltre alle misure restrittive, il provvedimento include l'avvio di campagne di sensibilizzazione, finalizzate a informare e coinvolgere la cittadinanza nel cambiamento, evitando così imposizioni troppo drastiche e favorendo un approccio graduale verso un ambiente più pulito. Un percorso di consultazione e condivisione Per garantire un iter condiviso e partecipativo, la bozza della delibera è stata trasmessa non solo all'Assemblea Capitolina, ma anche al Presidente della Commissione Ambiente, ai sindacati del settore balneare e alle associazioni ambientaliste. L'iniziativa, se approvata, potrà rappresentare un importante passo in avanti per la tutela del patrimonio naturale e della salute pubblica, servendo da esempio per altre amministrazioni italiane. La proposta, tuttavia, solleva anche un interrogativo: perché un'iniziativa di tale portata non veniva avanzata durante il mandato della precedente amministrazione, guidata dalla sindaca Raggi? La risposta a questo quesito rimane nelle dinamiche politiche interne, mentre ora la palla passa al sindaco Roberto Gualtieri per valutare la possibilità di adottare la misura. Conclusioni Il divieto di fumo sulle spiagge, così come proposto da Paolo Ferrara, mira a un duplice obiettivo: migliorare la qualità dell'ambiente e tutelare la salute dei cittadini. Un approccio che, ispirandosi alle esperienze internazionali, potrebbe segnare una svolta significativa nella gestione degli spazi pubblici e nella promozione di uno stile di vita più sostenibile e responsabile.