Tavolo Tecnico:”Risorsa non scarsa meno del 20% delle coste occupate da stabilimenti balneari”

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I dati del Governo, presentati al Tavolo Tecnico da poco concluso, confermano la non scarsità della risorsa. Infatti meno del 20% delle coste italiane e attualmente in concessione consentendo allo Stato di poter rilasciare nuove concessioni senza mettere a gara quelle esistenti.

L’acquisizione dei dati per effettuare la mappatura dei rapporti concessori in essere relativi alle aree demaniali marittime, lacuali e fluviali, ai sensi dell’articolo 10-quater del decreto-legge 29 dicembre 2022, n. 198, doveva essere effettuata utilizzando i dati del sistema informativo di rilevazione delle concessioni detenuto dal MEF, denominato SICONBEP, istituito dall’articolo 2 della legge n. 118 del 2022 al fine di garantire il coordinamento e l’interoperabilità con gli altri sistemi informativi esistenti in materia.
Nelle more dell’attuazione della delega conferita dalla richiamata legge n. 118 del 2022 e della conseguente operatività del SICONBEP, per l’acquisizione dei predetti dati il Tavolo tecnico ha è fatto riferimento alla piattaforma SID (sistema informativo del demanio marittimo) detenuta dal MIT che, tuttavia, non include i dati riferibili alle concessioni rilasciate dalla Regione Siciliana (contenuti in un autonomo sistema informativo, separato dal SID), i dati relativi al demanio lacuale e fluviale, né quelli a disposizione delle amministrazioni competenti (regionali e statali).
Il Tavolo tecnico ha inoltre richiesto alle regioni, quali enti competenti, di produrre i dati relativi al demanio lacuale e fluviale in loro possesso. Il rappresentante delle regioni ha raccolto i dati inviati dalle regioni, evidenziando la parzialità degli stessi e facendo presente che le aree lacuali e fluviali individuate come astrattamente concedibili, possono divenirlo in concreto solo a seguito di autorizzazione idrogeologica rilasciata dalle Autorità di bacino.
Contestualmente, è stato chiesto al MASE di fornire i dati relativi alle aree marine protette, indicando, in particolare, quelle non suscettibili di concessione demaniale.

Il MIT ha fornito, utilizzando il SID, il dato sulla risorsa disponibile secondo una duplice quantificazione, in metri lineari e in metri quadrati, del demanio marittimo, scorporando dal totale i dati riferibili agli ambiti dell’Autorità di Sistema Portuale, alla superficie delle aree marine protette, delle aviosuperfici e delle aree naturali protette.
Per la quantificazione della linea di costa, il tavolo ha ritenuto di considerare tutto il litorale, a prescindere dalla sua morfologia.
Il dato nazionale estrapolato dal SID, dettagliato nell’allegato prospetto (all.3), è contenuto nelle tabelle riassuntive sottostanti.

Il confronto tra i dati SID e i dati regionali sulle superfici occupate.
In MIT ha, inoltre, trasmesso un raffronto tra il dato nazionale e il dato reperito a livello regionale, per quanto quest’ultimo sia da ritenersi parziale e incompleto.
Le tabelle sottostanti che riportano, rispettivamente, il dato relativo all’occupazione della linea di costa e della superficie demaniale (all.4-5), necessitano sicuramente di ulteriore approfondimento; in particolare appare necessaria la precisazione del concetto di “litorale fruibile” e “litorale concedibile”.

Il Governo ora pare intenzionato a un’interlocuzione con la commissione europea per trattare l’esclusione delle concessioni demaniali marittime dall’ambito di applicazione della Bolkestein, considerando l’esigua percentuale di costa occupata. Un intervento governativo è ormai necessario anche in vista della scadenza delle concessioni, fissata dall’Adunanza Plenaria, a fine anno, per evitare possibili interventi della magistratura ed il caos generale che potrebbe verificarsi anche riguardo a iniziative di alcuni comuni oltremodo desiderosi di bandire le gare. Il tavolo tecnico è stato aggiornato per l’ultima convocazione al 25 settembre.

I commenti delle Associazioni

Fabrizio Licordari presidente Assobalneari-Confindustria:

“Al 4° tavolo tecnico istituito a palazzo Chigi per analizzare i risultati della mappatura dei litorali italiani e la determinazione dei criteri che stabiliranno il principio di scarsità o meno della risorsa ( in questo caso tratti di litorale)
Assobalneari Italia aderente a Federturismo Confindustria, insieme a Base Balneare, Federterziario e Imprese balneari d’ Italia hanno parlato con voce unica ribadendo che i criteri devono tenere conto del dato nazionale nel suo complesso.
La richiesta di Assobalneari Italia di aggiungere ai dati già emersi anche quelli di laghi e fiumi, come peraltro previsto dalla normativa, ha trovato preparata la rappresentante delle regioni che ha segnalato che il dato é stato consegnato alla fine di luglio per l’ analisi.
Con il risultato che si sta delineando riteniamo che la trattativa con Bruxelles ci possa vedere con argomenti forti ed importanti, anche alla luce della recente sentenza della Corte dì Giustizia che ha aperto nuovi scenari grazie alla dottrina giuridica che, con fermezza e convinzione, ha sostenuto il Presidente del TAR di Lecce Dr Pasca.”

Antonio Capacchione presidente Sib-Confcommercio: “I dati forniti oggi nella bozza di Relazione del Tavolo tecnico consultivo confermano la non “scarsità” della risorsa. Nella discussione è stato evidenziato la necessità di un intervento chiarificatore urgente anche sulla questione della maggiorazione dei canoni demaniali.

Maurizio Rustignoli presidente Fiba-Confesercenti: “Auspichiamo ipotesi di norma per giusta applicazione Bolkestein in tempi brevi”
“Il tavolo tecnico si è focalizzato su un ampio confronto tra tutti gli attori interessati, per trovare successivamente una sintesi nel prossimo incontro che si svolgerà nella seconda metà di settembre, sul principio della scarsità o non scarsità della risorsa. Una discussione proficua in cui le associazioni del settore hanno espresso una posizione unanime. Dai dati, comunque, emerge già con chiarezza che non sussiste scarsità della risorsa. Auspichiamo, dunque, che questo possa tradursi in una ipotesi di norma in tempi brevi”.
“A nostro avviso è assolutamente doveroso arrivare ad una bozza di norma in tempi ristretti e riteniamo che a guidarne la stesura debba essere un principio composito e dinamico: bisogna chiaramente fare riferimento ai dati della mappatura e, contestualmente, occorre una nuova programmazione del demanio marittimo. Dinamico perché abbiamo a che fare con dati aperti, poiché si rilasciano concessioni quasi giornalmente, quindi è evidente che non c’è la scarsità della risorsa”.
“Perciò siamo assolutamente fiduciosi – conclude Rustignoli – che dalla sintesi di questi dati si possa approdare ad una norma, condivisa con la Commissione europea, per una giusta applicazione della direttiva Bolkestein che possa riportare equilibrio al comparto balneare”

Abbiamo ribadito la necessità che il criterio sia nazionale e che indichi la scarsità se c’è l’impossibilità del rilascio di nuove concessioni sempre a livello nazionale in conformità ai pronunciamenti delle Corti sia Costituzionale che dell’Unione europea.

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