Balneari, Bonelli: “Salvini da il via a saldi su spiagge con sconto 5%”

“Uno scandalo: Salvini d sul via ai saldi sulle spiagge italiane con lo sconto ai balneari che riduce il canone della concessione demaniale marittima del 5%. Quello voluto dal ministro e leader della Lega Salvini è uno schiaffo allItalia." Lo afferma il deputato di Avs e co-portavoce di Europa Verde, Angelo Bonelli. "Oggi - prosegue - lo Stato dalle concessioni demaniali incassa 110 milioni di euro, con una evasione accertata di circa il 45%, nonostante i canoni siano irrisori. Non è superfluo ricordare cheil Twiga di Briatore e Santanchè paga ogni anno allo Stato una cifra ridicola come canone, di 20 mila euro, a fronte di un fatturato di quasi 10 milioni di euro. La circolare del ministro Salvini è una vergogna, e su questo dovrà dare delle spiegazioni in Parlamento. E suquesto, con un nostro esposto, chiederemo alla Procura Generale della Corte dei Conti di aprire unindagine. È inaccettabile che la destra al governo voglia svendere le ultime spiagge libere per darle in concessione e privatizzarle”. “Un tal Britore, Bratore, forse Briatore, mi ha attaccato dicendo che io non capisco nulla perché lui con il Twiga, il suo stabilimento balneare, dà da lavorare a 180 persone. Che sarà la residenza fiscale a Montecarlo, che ce ne frega? Vede, cè qualcosa che lei non ha capito signor Britore o Bratore forse Briatore, il punto non è se lei dà da lavorare a 180 persone, ben venga il lavoro, il punto non è se lei fattura 10 milioni di euro; la questione è che lei paga allo Statoper la spiaggia del Twiga solo 20mila euro lanno, un vero regalo a chi è milionario e noi lo troviamo inaccettabile”, ha poi detto in un video postato sui suoi social. “Lei dice che bisogna sostenere il governo Meloni che sta facendo bene. Sta facendo bene? – continua Bonelli – Il governo Meloni vuole privatizzare e cementificare le ultime spiagge libere e tutelare i privilegi di quegli stabilimenti balneari, compresi quelli di Briatore e Santanchè. Eccoli i patrioti di Fratelli d`Italia con la residenza fiscale a Montecarlo”.

Balneari, Gasparri: FI ha offerto in ogni fase contributo costruttivo su concessioni

“Forza Italia segue con attenzione e senso di responsabilità la discussione sulle concessioni. Ed ha offerto, in ogni fase, un contributo costruttivo e responsabile. Anche negli ultimi mesi quando si è deciso di procedere alla cosiddetta mappatura. E, checché ne dicano gli scettici, é emerso quello che è evidente: in Italia ci sono migliaia e migliaia di chilometri di coste a disposizione di nuove imprese. Anche escludendo i luoghi impervi che non possono essere agevolmente utilizzati per nuove imprese e rispettando ovviamente le aree sottoposte a particolari vincoli ambientali o quelle destinate ad altri scopi, portuali o di diversa natura. Qualcuno gioca sui numeri confermando la propria totale malafede. La mappatura va completata calcolando le realtà fluviali e lacustri. Si continua a fare confusione tra il costo delle concessioni, che certamente va riesaminato (soprattutto da parte di amministratori locali), e il fatturato delle aziende. Come se sul fatturato non incidessero ulteriori oneri fiscali, Irpef, Iva , l’Imu che viene pagata dai gestori pur non essendo proprietari delle aree. Si fa insomma una grande confusione. Ignorando, ad esempio, il costo dei dipendenti, i contributi previdenziali e sanitari ed i costi fiscali delle migliaia e migliaia di persone che lavorano nelle imprese balneari. I costi per la manutenzione e per la pulizia degli arenili. Si parla del fatturato come se fosse un'entrata libera da qualsiasi peso fiscale o da costi riguardanti i dipendenti e la gestione delle imprese. Una malafede assoluta che caratterizza i soliti bugiardi. Nessuno vuole mettere in discussione le cosiddette spiagge ‘libere’, ma i comuni non devono lasciare questi spazi, che ci devono essere obbligatoriamente, in uno stato di abbandono. La spiaggia libera non deve essere una discarica, dove se un bambino gioca a pallone si ferisce con un chiodo arrugginito o dove una persona che si stende al sole deve farlo accanto a rifiuti maleodoranti. Non dobbiamo confondere il concetto di spiaggia libera con gli spazi che i Comuni devono gestire, tenere puliti ed ordinati per metterli a disposizione dei cittadini che non vogliono andare negli stabilimenti balneari. E con assistenza bagnanti garantita, come avviene con personale qualificato negli stabilimenti. Quindi queste aree ci devono essere. E, invece, gli spazi per le nuove imprese sono quelli in esubero, che sono abbondantissimi. Per questo chiediamo una discussione seria, in Italia ed in Europa, che concili la necessità di dare certezze a questo settore con la tutela delle imprese esistenti. Parlando della realtà e non descrivendo la situazione in maniera falsa e bugiarda, come fanno tanti esponenti della sinistra. Che citano il fatturato senza parlare delle tasse e del costo dei dipendenti, che parlano di spiagge libere che loro stessi nei loro comuni non curano in maniera adeguata e che ci devono essere, senza diventare discariche”. Lo dichiarano il Capogruppo di Forza Italia Maurizio Gasparri e il vice presidente dei deputati azzurri Deborah Bergamini