Porti turistici: Iva al 10%anche per i servizi accessori, sempre esclusi gli stabilimenti balneari

Una nota dell’Agenzia delle Entrare chiarisce che per i marina resort sono agevolabili anche servizi di pulizia, di assistenza all’ormeggio, di prenotazione, di vigilanza e per l’addebito di consumi

Alla fine i porti turistici ce l’hanno fatta: l’Iva è ora agevolata al 10% vale anche per i servizi accessori erogati.

Lo ha chiarito l’Agenzia delle entrate con una nota in risposta a un quesito sottoposto da Assonat, l’associazione che rappresenta i titolari di porti turistici. 

«Per i marina resort – puntualizza l’Agenzia – sono agevolabili, ai fini Iva (10%), non solo i servizi di accoglienza e messa a disposizione nel porto turistico, dello specchio acqueo per il pernottamento dei diportisti a bordo delle proprie imbarcazioni, ma anche i servizi strettamente accessori, quali servizi di pulizia, di assistenza all’ormeggio, di prenotazione, di vigilanza e sicurezza e per l’addebito di consumi». 

Una decisione a favore della portualità turistica italiana che riconosce il valore strategico del settore nell’economia nazionale

Restano esclusi dall’agevolazione gli stabilimenti balneari.

C’è da augurarsi che questo incentivo, unito al provvedimento del Consiglio di Stato che lo scorso 26 giugno ha sospeso l’aumento dei canoni demaniali (si chiedeva il 25% in più rispetto a quanto pagato l’anno precedente), si rifletta anche sulle tariffe per il transito e gli altri servizi destinati ai diportisti nautici

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