Io e tutti i 15 referenti regionali del Comitato siamo stanchi di questa farsa
Impensabile avere “fretta” in una situazione cosi delicata. Siamo all’anno zero della Categoria e c’è chi parla di tempi stretti? Stretti per chi? Per parte della Magistratura politicizzata se non addirittura “Partitocratica”? Per i Presidenti di quei sindacati (non tutti) ndr.) che hanno venduto per 20 anni la categoria? Per i Presidenti di Federazioni e Circoli Sportivi su laghi e fiumi sostenuti da partiti
di opposizione negli emendamenti lampo? Stretti per le Multinazionali italiane di scarpe e Vini? Stretti per quei dirigenti comunali/regionali/Nazionali ed Europei in odor di malaffare? O stretti per una parte della politica che ha i suoi
interessi e di certo, non corrispondono a quelli delle famiglie italiane?
Ma questi “signori” davvero credono che la Categoria non sia accorta di queste situazioni gravi? Pensano davvero che i balneari non si siano accorti di essere oggi “agnelli sacrificali” da dare in pasto a tutte queste Lobby? O c’è davvero
chi crede che dopo i concessionari di molluschi e pesci o i circoli ministeriali, non si stia tentando di salvare le concessioni di circoli nei laghi e fiumi non mappandoli? Beh si sbagliano di grosso ed è ora che questa situazione abbia fine, prima che sia troppo tardi, non solo per le famiglie vittime di questo sistema di malaffare. È tutto chiaro oggi e sotto gli occhi di tutti. Da una parte il Governo ed il MIT si impegnano a collaborare col Popolo Produttivo nel tornare alle mappature (art.2 legge 118/22), dall’altra le pressioni di una Europa a guida PD con il PNRR usato come arma di ricatto, in attesa dell’ennesimo atto incompiuto (mappature incomplete) per bocciarlo e mettere ad evidenza pubblica tutte le concessioni dal 1 gennaio.
Del resto la filosofia dell’art. 12 di una direttiva Europea non Esecutiva, sulla non scarsità della risorsa, resta tale senza completezza del dato e senza una norma che ne determini l’attuazione. C’è una cosa che comunque la politica non ha ancora compreso nella vicenda balneare: Le famiglie che lavorano nelle spiagge hanno solo 2 Problemi da risolvere:
Dirigenti Comunali in odor di evidenze pubbliche. Questo problema sta gia coinvolgendo diversi comuni del nord e sud italia (mentre state leggendo questo comunicato altri dirigenti stanno predisponendo bandi) e nessun rappresentante di categoria ha ancora mosso un dito per difendere le famiglie. Il Popolo Produttivo grazie a collaborazione esterna con una sola Associazione, è riuscito a denunciare alcuni Comuni per presunti illeciti e altrettanti verranno denunciati a breve. Mentre questo accadeva, Rappresentanti di Categoria brindavano durante le partecipazioni a tavoli istituzionali farsa conclusi appunto con un “nulla di fatto”.
Magistratura politicizzata che con le 2 sentenze gemelle in Seduta Plenaria azzera di fatto tutte le concessioni demaniali marittime al 31.12.23 e tutte le possibili proroghe Governative. Questi sono i due reali problemi delle famiglie Balneari, Concessionari di Pontili e punti d’ombreggio. Ad oggi questi due problemi sono risolti? no. Cosa succederà dal 1 gennaio 2024? si predisporranno evidenze pubbliche su tutto il territorio nazionale. Chi è che può davvero gridare vittoria? Le lobby citate all’inizio del comunicato. Possiamo fermare tutto questo? Assolutamente si. Si possono fermare i Dirigenti Comunali e le loro evidenze pubbliche? Si. Si può fermare la magistratura politicizzata? Certamente. Abbiamo poco tempo per fare questo e se davvero il Governo tiene alle famiglie, auspichiamo l’incontro a brevissimo, per poter illustrare loro il piano elaborato dallo staff tecnico legislativo del Popolo Produttivo, utile a mettere al sicuro nell’immediato la categoria dai due problemi esposti, seguendo le Normative Vigenti Nazionali che vanno ben oltre la sola legge 118/22, ancora incompleta di decreti attuativi.
Popolo Produttivo – Categoria Nazionale Balneari, Pontili, Punti d’ombreggio