Il Tribunale assolve il Lido Rivabella di Gallipoli: “Il fatto non sussiste”

Il Lido Rivabella di Gallipoli non ha commesso alcun reato.

È questa la conclusione alla quale è giunto il Tribunale Penale di Lecce, Giudice Dott.ssa Chiara Panico, che, dopo cinque anni di giudizio ed un sequestro preventivo delle strutture, ha assolto la titolare del lido, difesa dagli avvocati Carlo Viva e Leonardo Maruotti, perché il fatto non sussiste. In particolare, è accaduto che, durante la primavera del 2020, in piena emergenza sanitaria Covid, la Procura della Repubblica di Lecce ha, in un primo momento, richiesto ed ottenuto dal Gip il sequestro preventivo dello stabilimento balenare in quanto non avrebbe smontato le strutture nel periodo invernale, avrebbe abusivamente occupato il demanio e, sempre secondo la tesi accusatoria, avrebbe realizzato opere abusive e non amovibili.

Da qui è stato avviato un processo penale nei confronti della titolare del lido che, dopo aver ottenuto la facoltà d’uso delle strutture in tempo per l’inizio della stagione estiva 2020, ha comunque regolarmente svolto l’attività sino ad oggi ma ha dovuto
affrontare un lungo processo che, dopo ben cinque anni di battaglia, si è concluso con l’assoluzione con formula piena. Esprime grande soddisfazione Mauro Della Valle, Presidente di FID Confimprese Demaniali Italia , che afferma “sono felice che finalmente sia stata fatta chiarezza su questa vicenda. Noi Concessionari Demaniali di stabilimenti balneari , i cosiddetti Balneari cerchiamo sempre di fare le cose al meglio ma, dal momento che le normative non sono chiare, ci ritroviamo spesso a difenderci in sede penale o a dover presentare ricorsi al Tar. Mi auguro che la stagione estiva ormai iniziata si concluda con più certezze di quante ne abbiamo oggi, a partire dall’emanazione del c.d. decreto indennizzi”.

Sicurezza in Mare: Ecco le Novità dell’Ordinanza Balneare 2025 per la Costa Versiliese

Con l’arrivo della stagione estiva, il Capo del Circondario Marittimo di Viareggio ha emanato l’Ordinanza di Sicurezza Balneare n. 50/2025, valida per i comuni di Viareggio, Camaiore, Pietrasanta e Forte dei Marmi. Il provvedimento aggiorna le regole per garantire la sicurezza di bagnanti, diportisti e utenti delle spiagge. Tra le principali novità, spiccano l’estensione del servizio di salvataggio e un nuovo sistema di segnalazione tramite bandiere.

✅ Servizio di salvataggio obbligatorio ogni giorno

Dal 17 maggio al 21 settembre 2025, tutti gli stabilimenti balneari dovranno garantire la presenza di assistenti bagnanti tutti i giorni, inclusi i festivi e prefestivi, nella fascia oraria 09:00–19:00. Si tratta di un rafforzamento importante rispetto agli obblighi precedenti, volto a migliorare la tutela dei bagnanti.

🏁 Nuovo sistema di bandiere: più chiarezza per i bagnanti

L’Ordinanza introduce un sistema rinnovato di bandiere, da esporre in modo ben visibile per indicare le condizioni di sicurezza della balneazione:

  • Bandiera Verde: condizioni favorevoli e sorveglianza attiva.
  • Bandiera Gialla: condizioni meteo-marine sfavorevoli, ma sorveglianza attiva.
  • Bandiera Rossa: balneazione pericolosa o servizio di salvataggio non attivo.
  • Bandiera Rossa + Gialla: utilizzata dagli stabilimenti aderenti a piani collettivi durante l’orario di pausa (13:30–15:30).

🏖️ Spiagge libere: più responsabilità per i Comuni

I Comuni dovranno garantire un servizio di salvataggio anche nelle spiagge libere. In assenza di tale servizio, saranno obbligati a posizionare cartelli multilingue che segnalano chiaramente la mancanza di sorveglianza e l’assenza di condizioni di sicurezza per la balneazione.

📏 Obblighi tecnici per stabilimenti e zone balneari

Confermati gli obblighi relativi a:

  • Distanza di sicurezza per la navigazione (oltre 300 metri dalla riva).
  • Segnalazione del limite delle acque sicure (1,60 m di profondità).
  • Corridoi di lancio per natanti e moto d’acqua.
  • Dotazione minima per ogni postazione di salvataggio (binocolo, megafono, kit primo soccorso, natante, ecc.).

🔎 Più controlli e trasparenza

Gli stabilimenti che aderiscono a piani collettivi di salvataggio devono renderli pubblici, specificando modalità operative, turni e risorse disponibili. Le autorità potranno effettuare controlli per verificare l’effettiva presenza e funzionalità del servizio.


L’obiettivo dell’Ordinanza 2025 è rendere ancora più sicura l’esperienza balneare per cittadini e turisti, promuovendo una cultura della prevenzione e della responsabilità condivisa tra operatori del settore e pubbliche amministrazioni.

Scarica l’ordinanza balneare