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Ostia, più di 150 domande pervenute a Roma Capitale per concessioni balneari

Sono più di 150 le domande pervenute per ottenere una delle concessioni balneari andate a bando ad Ostia.

Per quanto riguarda il primo avviso pubblico, che riguardava 31 concessioni balneari, sono arrivate 99 richieste e nessun lotto è andato deserto. Riguardo il bando per le 9 spiagge libere con servizi sono arrivate 54 domande, con tre lotti deserti, per i quali sono in corso le valutazioni per assegnare i servizi connessi alla balneazione indispensabili per la tutela della salute e dell’incolumità pubblica nei tratti di spiaggia, allestendo servizio di salvamento e bagni chimici per le spiagge che non sono già attrezzate.

Proseguono inoltre le attività di Ama per la pulizia del litorale, vagliatura e livellamento. Da oggi alle 15:00 è iniziata la fase di apertura buste per la valutazione delle proposte.
“Roma Capitale sta lavorando con grande impegno per garantire che l’estate 2025 del mare di Roma si apra nel rispetto della legalità, della trasparenza e della piena fruibilità – ha dichiarato l’Assessore al Patrimonio e alle Politiche abitative di Roma Capitale, Tobia Zevi –. Dopo lo stop imposto dalla sospensiva del TAR del Lazio, il Consiglio di Stato – accogliendo il nostro ricorso – ha sbloccato il percorso, permettendoci di riprendere con prontezza tutte le procedure. L’obiettivo è arrivare a una stagione balneare con un mare accessibile, ordinato e finalmente restituito alla cittadinanza. Si tratta di una corsa contro il tempo, di uno sforzo straordinario per ottenere l’apertura in tempo per la stagione balneare.

Stiamo lavorando con rigore e trasparenza – ha aggiunto l’Assessore Zevi – per garantire il corretto svolgimento di tutte le procedure, dalla valutazione delle domande all’assegnazione delle concessioni, fino al controllo dei titoli. Vogliamo che il litorale romano sia uno spazio pubblico vivibile, sicuro e aperto a tutti, simbolo di una città che cambia e si prende cura dei propri beni comuni”.

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immagine @Facebook Marco Croatti

Balneari. Croatti (M5s): “Decreto Indennizzi in ritardo, continua la farsa mentre il comparto sprofonda”

“Marzo è terminato ma non si può dire lo stesso per l’incertezza, la frustrazione e i dubbi che continuano ad attanagliare il comparto balneare. Questo governo incapace e ignavo continua una farsa che da quasi due anni e mezzo sta regalando slogan e bugie ma nessun atto concreto che porti, finalmente, la nostra offerta balneare nel futuro. Da anni nessuno investe più un euro nelle proprie imprese sull’arenile e questo comporta conseguenze pesantissime sulla competitività dell’offerta turistica delle nostre destinazioni balneari. Si sta perdendo tempo per colpa dei partiti di destra che, per difendere i privilegi di pochi, hanno colpito e sacrificato l’interesse di tutti”. Così in una nota il senatore del Movimento 5 Stelle Marco Croatti.

Il decreto indennizzi sarebbe stato presentato al MEF il 31 marzo ma a distanza di tre giorni ancora non si sa nulla, mistero fitto sui contenuti. L’atto finale di questa farsa pare comunque già scritto e cioè che le farneticanti promesse di indennizzi ai concessionari uscenti legati al valore aziendale erano null’altro che promesse da marinaio, o meglio da bagnino” prosegue Croatti.

“Lo chiediamo da oltre due anni: partano subito gare aperte e trasparenti per assegnare le concessioni a chi sarà in grado di interpretare al meglio le sfide future che attendono il comparto balneare; solo in questo modo avremo finalmente gli investimenti necessari per portare innovazione, sostenibilità, migliori servizi, più diritti, più competitività sulle spiagge italiane” conclude.