‘avanti con la riforma del se
“È molto grave che alcune regioni, come Emilia Romagna, Veneto, Toscana, Calabria e Sardegna, si oppongano alla riforma del settore balneare e abbiano deciso di scendere in piazza giovedì 10 marzo, a fianco delle lobby che da decenni bloccano ogni possibilità di riforma. Le spiagge sono un bene demaniale, quindi non si comprende come pezzi di Stato possano appoggiare chi vorrebbe una privatizzazione di fatto e parla di ‘espropri’ di beni che in realtà sono pubblici”. Lo dichiara in una nota Francesco Berti, deputato del MoVimento 5 Stelle e capogruppo in commissione Politiche Ue. “Risulta incredibile – aggiunge – che le regioni diano sponda istituzionale a chi vorrebbe, per interessi personali, mandare l’Italia in procedura di infrazione e bloccare l’intero settore in ricorsi e controricorsi, vista ormai la consolidata giurisprudenza a tutti i livelli. Le regioni, aderendo alla manifestazione, mettono a rischio il principio di leale collaborazione tra enti, continuando a illudere le imprese che si possa legiferare in senso contrario ai nostri principi costituzionali, al diritto europeo e alle sentenze delle massime corti. La riforma contenuta nel Dl concorrenza è l’unica riforma possibile per tutelare imprese e cittadini”, conclude. (Ant/Adnkronos)