Ambiente: Bonelli, ‘Puglia privatizza dune, così sinistra e destra stessa cosa’

“Le modifiche apportate al demanio marittimo della Puglia, che eliminano il divieto di inserire nelle concessioni demaniali i cordoni dunali, sono inaccettabili. Le dune rappresentano ecosistemi fondamentali non solo per il loro valore paesaggistico, ma anche per la loro funzione cruciale nel contenimento dell’erosione. Che un governo di centrosinistra, guidato dal presidente Emiliano, si renda responsabile di dare in concessione agli stabilimenti balneari togliendo i vincoli decisi giustamente da una legge regionale del 2015 è, a dir poco, vergognoso. La tutela ambientale dovrebbe essere una priorità, invece sembra che la Puglia, sotto la guida del centrosinistra, stia seguendo le orme del centrodestra e delle proposte di Daniela Santanché, che mira alla privatizzazione delle spiagge italiane e all’occupazione di aree particolarmente sensibili dal punto di vista ambientale”. Così, in una nota, il co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli.

“Ricordo che la Puglia, con oltre 5600 concessioni, detiene il triste primato di essere la regione con il maggior numero di concessioni demaniali marittime, superata solo dalla Liguria. Con l’introduzione dell’art.66 della legge 32/2022, la regione si assume la pesante responsabilità di concedere ai privati ulteriori tratti di costa di fondamentale rilevanza ambientale”.

“È preoccupante constatare come, in alcuni casi come questo, le differenze tra centrosinistra e centrodestra si annullino. Lancio un appello diretto al presidente Emiliano: è fondamentale tornare alle disposizioni normative precedenti, ripristinando l’art.14 della legge 17/2015 e abrogando l’art.66 della legge 32/2022. La tutela del nostro patrimonio ambientale non può e non deve essere compromessa per interessi economici o politici”, conclude Bonelli.

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