Il Tribunale assolve il Lido Rivabella di Gallipoli: “Il fatto non sussiste”

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Il Lido Rivabella di Gallipoli non ha commesso alcun reato.

È questa la conclusione alla quale è giunto il Tribunale Penale di Lecce, Giudice Dott.ssa Chiara Panico, che, dopo cinque anni di giudizio ed un sequestro preventivo delle strutture, ha assolto la titolare del lido, difesa dagli avvocati Carlo Viva e Leonardo Maruotti, perché il fatto non sussiste. In particolare, è accaduto che, durante la primavera del 2020, in piena emergenza sanitaria Covid, la Procura della Repubblica di Lecce ha, in un primo momento, richiesto ed ottenuto dal Gip il sequestro preventivo dello stabilimento balenare in quanto non avrebbe smontato le strutture nel periodo invernale, avrebbe abusivamente occupato il demanio e, sempre secondo la tesi accusatoria, avrebbe realizzato opere abusive e non amovibili.

Da qui è stato avviato un processo penale nei confronti della titolare del lido che, dopo aver ottenuto la facoltà d’uso delle strutture in tempo per l’inizio della stagione estiva 2020, ha comunque regolarmente svolto l’attività sino ad oggi ma ha dovuto
affrontare un lungo processo che, dopo ben cinque anni di battaglia, si è concluso con l’assoluzione con formula piena. Esprime grande soddisfazione Mauro Della Valle, Presidente di FID Confimprese Demaniali Italia , che afferma “sono felice che finalmente sia stata fatta chiarezza su questa vicenda. Noi Concessionari Demaniali di stabilimenti balneari , i cosiddetti Balneari cerchiamo sempre di fare le cose al meglio ma, dal momento che le normative non sono chiare, ci ritroviamo spesso a difenderci in sede penale o a dover presentare ricorsi al Tar. Mi auguro che la stagione estiva ormai iniziata si concluda con più certezze di quante ne abbiamo oggi, a partire dall’emanazione del c.d. decreto indennizzi”.

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