La prassi di riferimento UNI/PdR 131 per la “nuova accessibilità” nelle strutture ricettive

Inclusione e accessibilità sono obiettivi di civiltà per la libertà e l’autonomia delle persone diversamente abili, il cui raggiungimento richiede il contributo di tutti. La nuova edizione della prassi nasce su richiesta del Ministro del Turismo e del Ministro per le Disabilità per integrare e dettagliare ulteriormente i requisiti di accessibilità in conformità con i principi e le tecniche del design for all, con la collaborazione delle associazioni che rappresentano le persone con disabilità, FISH e FAND. La prassi di riferimento UNI/PdR 131[1] “Accessibilità dei servizi offerti da strutture ricettive, stabilimenti termali e balneari, e impianti sportivi – Requisiti e check-list” definisce i requisiti per la progettazione di servizi accessibili e fornisce i parametri di riferimento, con l’obiettivo di favorire un circolo virtuoso che faciliti lo svilupparsi di una catena ininterrotta di accessibilità per il cliente. “L’aggiornamento della prassi di riferimento che abbiamo voluto insieme con il Ministero del Turismo – spiega il Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli – va nella direzione di garantire servizi e strutture non solo più accessibili ma di assicurare la piena fruibilità degli spazi e una dimensione sociale dell’accoglienza. É fondamentale garantire alle persone con disabilità la possibilità di partecipare alla vita culturale e ricreativa secondo quanto previsto dall’articolo 30 della Convenzione ONU. C’è ancora molta strada da fare, ma insieme possiamo e dobbiamo invertire l’ordine delle priorità e immaginare che nel momento in cui decidiamo di progettare strutture, eventi, servizi, lo dobbiamo fare per tutti. Questo è il salto di qualità e di civiltà che ci permetterebbe di rendere più forti le nostre comunità e tutto il Paese. Il cambiamento è iniziato e noi proseguiremo in questa direzione lavorando con il mondo privato e coinvolgendo direttamente il mondo delle associazioni che rappresentano le persone con disabilità e le loro famiglie”. “La definizione di queste nuove prassi testimonia la forte attenzione del Governo, del Ministero del Turismo e del Ministro per le Disabilità al tema dell’inclusione. In particolare, l’impegno del mio dicastero sul tema dell’accessibilità nel turismo è assolutamente vivo, tanto che in ciascun provvedimento Mitur in cui c’erano delle risorse a disposizione, abbiamo inserito il turismo accessibile -afferma il Ministro del Turismo Daniela Santanchè. Garantire servizi e strutture sempre più accessibili e inclusive è tra le nostre priorità e riteniamo che si debba lavorare sodo perché il concetto di inclusività sia parte stessa del concetto di turismo. Il turismo è di tutti, e l’imperativo è abbattere qualsiasi ostacolo e barriera, e, al fine di sostenere le imprese in questo percorso di certificazione, metteremo a disposizione le risorse necessarie per rendere l’Italia un luogo sempre più attento a ogni esigenza”. Particolare attenzione viene data – anche attraverso 3 appendici esplicative – al tema della valutazione di conformità e dei relativi audit: A, raccomandazioni per la certificazione sotto accreditamento di accessibilità B, checklist per lo svolgimento degli audit (all’interno della quale alcuni requisiti sono essenziali per il rilascio della certificazione) C, esempio di rapporto di verifica. In questo campo molti passi avanti sono stati fatti negli ultimi decenni – non solo da un punto di vista formale – a partire dal Decreto del Ministro dei lavori pubblici 236/1989 “Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l’accessibilità, l’adattabilità e…

Santanchè: “Dobbiamo mettere il mare al centro dei nostri pensieri”

''L'economia del mare è fondamentale è il governo ha deciso di costituire un ministero del Mare. Il mare è per noi costa, sono stabilimenti balneari, pesca, trasporto e logistica. Il mare rappresenta anche la nostra qualità del cibo. Il mare dobbiamo metterlo al centro dei nostri pensieri. Siamo primi in Europa nella cantieristica degli yacht e dobbiamo essere orgoglioso di questo''. Lo sottolinea il ministro del Turismo, Daniela Santanchè, in occasione del Secondo Summit nazionale sull'economia del Mare di Gaeta, intervistata da Nunzia De Girolamo.  ''C'è in atto un cambiamento climatico ma gli stessi che parlano molto di cambiamenti climatici sono gli stessi che non ci consentono di mettere in sicurezza il nostro territorio. Sono quelli che non ci fanno fare le dighe, che non ci fanno raccogliere la pioggia. In Italia abbiamo le pioggia più abbondanti e raccogliamo pochissimo solo il 4%. Sono quelli che non ci fanno fare le manutenzioni dei nostri argini. Per cui ci vuole buonsenso, perchè non si può sempre avere un approccio ideologico''.  ''Oggi nel settore marittimo oggi c'è lavoro ma non ci sono i lavoratori. Questo è un problema. Non ci sono lavoratori non perchè non vogliono fare quel lavoro, ma perchè la burocrazia non permette di poterli metterli a bordo perchè è un problema. Quando arrivano i grandi yatch diventa complicato far scendere l'equipaggio a terra. Noi dobbiamo lavorare su questo e il governo è impegnato su questo''  ''Il turismo sta andando bene, nei primi due mesi dell'anno c'è stato un aumento del fatturato del 5%. Il 2023 sarà l'anno del sorpasso rispetto al 2019, che fu l'anno record per il turismo. Ma non ci dobbiamo accontentare. Nel turismo noi siamo quinti a livello mondiale, non va bene. Abbiamo tante cose da fare e finalmente c'è una squadra di governo''.