Blue Economy e innovazione nei borghi costieri del Lazio – oltre 200 km di itinerario

Blue Economy e innovazione nei borghi costieri del Lazio Oltre 200 km di itinerario, più di 350 punti di interesse tra terra, mare e fiume, due siti UNESCO, un porto internazionale, cinque approdi turistici e cinquanta spot culturali e naturalistici: il successo della Lazio Blue Route Grande partecipazione e interesse per il workshop “Agenda Blue Route: gli itinerari dei borghi marinari – Premio Innovazione per la Blue Economy”, svoltosi presso lo Stage Opificio 41, nel cuore della Rome Start Up Week. L’iniziativa, promossa dalla Rete d’Impresa “I Borghi Marinari di Roma” con il sostegno della Regione Lazio, ha rappresentato un’importante occasione di confronto tra istituzioni, amministrazioni locali, imprese e reti territoriali, tutte impegnate nella valorizzazione della “Destinazione Blu” attraverso progetti concreti di sviluppo sostenibile, innovazione tecnologica e turismo esperienziale ed accessibile. Ad aprire i lavori sono stati i saluti istituzionali dell’Assessore allo Sviluppo Economico della Regione Lazio, On. Roberta Angelilli, e della Responsabile del Turismo Assessorato al Turismo regionale, Ilenia Cardogna. “Il Lazio ha tutte le carte in regola per guidare l’innovazione legata alla Blue Economy – ha dichiarato l’On. Angelilli – Dai borghi marinari ai porti turistici, passando per i centri di ricerca e le start up del mare, stiamo costruendo un ecosistema dinamico capace di generare crescita sostenibile e lavoro qualificato. Investire in digitalizzazione, transizione ecologica e valorizzazione del patrimonio costiero significa rafforzare la competitività del nostro territorio nel Mediterraneo e in Europa.” A seguire, l’intervento introduttivo del presidente del GALP Mare Lazio, Marco Maurelli, che ha tracciato il percorso sin qui compiuto e le prospettive future del progetto “Destinazione Blu”. “Abbiamo costruito un’identità condivisa lungo tutta la costa Nord del Lazio, partendo dal progetto ‘Visit Borghi Etruschi’ e vogliamo continuare a farlo coinvolgendo gradualmente i territori del sud e le isole, fino a delineare l’itinerario dei Borghi marinari del Lazio – ha spiegato Maurelli – Ora dobbiamo completare questo percorso, puntando su digitalizzazione, innovazione tecnologica e accessibilità inclusiva. Questi sono asset strategici per rendere i nostri borghi competitivi nei mercati internazionali e trasformarli in laboratori di sviluppo sostenibile. In questo contesto, lanciamo il partenariato pubblico-privato della Blue Economy e del Turismo a partire dal Lazio: un’occasione per i Comuni di entrare in un contenitore specifico che valorizza il rapporto tra amministrazioni locali e imprese che operano nel settore turistico in ambito statali, regionali ed europei. L’itinerario si inserisce nel contesto più ampio dell’Italian Blue Route, che promuove la riscoperta delle tradizioni marinare e delle antiche rotte costiere mediterranee, offrendo al visitatore emozioni autentiche, panorami mozzafiato e sapori genuini del territorio. L’itinerario verticale della Lazio Blue Route copre oltre 200 chilometri e comprende più di 350 punti di interesse tra terra, mare e fiume. Include due siti UNESCO, un porto internazionale, cinque approdi turistici e oltre cinquanta spot turistici e culturali. Un patrimonio unico che rappresenta la sintesi perfetta tra natura, cultura e innovazione” In rappresentanza del Presidente Daniele Sinibaldi, è intervenuto su delega del presidente regionale di ANCI Lazio, Gianluca Quadrini, portando un contributo carico di visione strategica: “i Borghi Marinari non sono solo mete turistiche, ma presìdi di cultura,…

Balneari, Federbalneari alla Camera per ragionare sulle opportunità di crescita della blue economy 

“Basta con la riforma delle concessioni, oggi parliamo di blue economy. Ci affascina come modello economico, e oggi se pensiamo a una riforma nell'alveo balneare non capiamo in quale livello economico ci andiamo a collocare: noi immaginiamo di stare all'interno di una interfiliera e che questo sistema possa essere riformato, a partire da una rivisitazione del Codice della navigazione. Dobbiamo capire come incardinare questo modello in una rete di sostenibilità, non solo di impresa ma di tutta una serie di attività che ci permettano di interfacciarci, dalla spiaggia e dal mare, verso l'entroterra". Così Marco Maurelli, Presidente di Federbalneari Italia ha aperto i lavori del Convegno organizzato da Federbalneari Italia ieri nell'Aula dei Gruppi parlamentari della Camera dei deputati dal titolo “Concessioni demaniali tra blue economy e continuità d’impresa. Il futuro del turismo costiero italiano. Quale riforma possibile?”. Ai lavori hanno preso parte il vice ministro all'ambiente l’onorevole Vannia Gava e diversi esponenti politici della maggioranza, a partire dagli onorevoli Maurizio Lupi e Alessandro Colucci, l’onorevole Gianluca Caramanna, l’onorevole Salvatore Di Mattina e l’onorevole Erica Mazzetti. Pieno supporto da parte di tutti gli esponenti alle questioni avanzate da Federbalneari Italia, in particolare in merito alle opportunità da cogliere nell’ambito della blue economy per lo sviluppo di un rapporto tra filiere e per la creazione di un prodotto del mare che sia integrato al territorio. L'obiettivo, ha spiegato Maurelli, "è quello di collocarsi dentro un modello economico ben preciso, il Governo sta ben facendo quello che deve essere fatto ma vogliamo rilanciare". E per questo "oggi noi auspichiamo una legge quadro nazionale sulla blue economy e poi delle leggi regionali, che oggi ci sono solo in Lazio e Veneto, per valorizzare e incentivare il turismo sostenibile, accessibile e inclusivo, le infrastrutture, il sostegno alle reti d'impresa interfiliera, la transizione digitale". E ancora, tra gli altri pilastri, "la formazione sulla blue economy, la promozione della 'italian blue route' anche a livello regionale includendo anche il turismo balneare e l'introduzione del bilancio di sostenibilità per le imprese", ha concluso Maurelli.