Spiagge vuote, l’allarme dell’Associazione Turistica Balneare Siciliana: “Altro che boom, in Sicilia turisti in fuga”

Un inizio di stagione balneare allarmante per la Sicilia: spiagge semivuote, turisti in calo e operatori allo stremo. A lanciare un grido d’allarme è l’Associazione Turistica Balneare Siciliana (ATBS), che in una nota denuncia pubblicamente il drammatico stato del settore e l’assenza delle istituzioni regionali.

“Altro che boom di turisti – afferma l’ATBS – le nostre spiagge sono deserte. Non ci sono scuse: le condizioni meteo sono perfette, ma il flusso turistico non c’è. E le perdite economiche sono già gravi”.

“Regione assente: ignorati nonostante i servizi garantiti tutto l’anno”

La nota dell’associazione punta il dito in particolare contro l’Assessorato regionale al Turismo, accusato di non aver mai coinvolto i concessionari balneari in nessuna iniziativa di rilancio del settore:

“Sembra che non facciamo parte del turismo siciliano. Eppure siamo noi a garantire i servizi essenziali sulle spiagge: dal salvataggio con bagnini, all’accessibilità per i disabili, dalla pulizia degli arenili ai servizi igienici, tutto l’anno e spesso anche al posto dei Comuni”.

I gestori degli stabilimenti, riuniti sotto l’egida dell’ATBS, rivendicano un ruolo centrale nel sistema turistico regionale:

“Abbiamo dato un cuore e un’anima a un fazzoletto di sabbia. Creiamo lavoro per centinaia di giovani e generiamo un giro d’affari importante, ma siamo invisibili per la politica regionale”.

Biglietti aerei inaccessibili, infrastrutture carenti: “La Sicilia è isolata”

La denuncia dell’ATBS tocca anche i nodi infrastrutturali irrisolti dell’isola:

“Un volo da Milano alla Sicilia costa più che per l’America. Le strade interne sono pericolose, i collegamenti carenti. La nostra condizione di insularità viene vissuta come un limite, mentre dovrebbe essere una risorsa”.

Non mancano critiche dirette anche all’Assessorato al Territorio e Ambiente, reo di aver legiferato sul demanio marittimo “senza alcun confronto”:

“L’On. Savarino firma decreti e leggi che riguardano direttamente le nostre concessioni, ma lo fa senza dialogo. Eppure versiamo oltre 10 milioni di euro l’anno nelle casse regionali. È questa la valorizzazione del territorio?”

“La nostra è passione, non speculazione”

L’Associazione Turistica Balneare Siciliana chiude il comunicato con parole amare ma chiare:

“Non siamo speculatori: viviamo il mare con dedizione, lo custodiamo, lo rendiamo accessibile, sicuro, accogliente. Ma non possiamo più essere trattati da fantasmi. Senza investimenti, senza confronto, la stagione 2025 rischia di essere la peggiore di sempre”.

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