“Anche questa estate la balneazione attrezzata italiana ha dimostrato di essere un fattore di vantaggio competitivo del Paese”. A dirlo Antonio Capacchione, presidente del Sindacato italiano balneari-Confcommercio, in apertura dei lavori dell’assemblea generale nazionale della categoria al Sun di Rimini.
“Il turismo – ricorda – rappresenta il 13% del pil e il 15% degli occupati, il segmento ‘mare’ costituisce quello di gran lunga più importante. Sei turisti su dieci hanno scelto le nostre spiagge per le vacanze”.
“Dal direttore generale della Banca d’Italia al Fmi – ricorda – c’è la conferma che il turismo è un fattore determinante del pil del Paese. La sua attrattività è data non tanto dalla bellezza naturale, (analoga a tanti Paesi), quanto alla quantità e qualità dei servizi per la balneazione. Tutti gli economisti hanno sempre affermato che la competizione si vince sulla qualità, ebbene la balneazione attrezzata italiana costituisce un unicum nel panorama mondiale, elemento integrante e costitutivo del nostro made in Italy. Da proteggere, quindi, non da distruggere”.
“Queste considerazioni – avverte – dovrebbero essere condivise da tutti. Purtroppo così non è, in quanto da quasi tre lustri sulla ‘questione balneare’ si combatte nel nostro Paese una battaglia politica e sociale. È profondamente ingiusto e sbagliato aver imposto con la legge concorrenza, (nr. 118 del 5 agosto 2022), la messa a gara di tutte le concessioni demaniali marittime – ha aggiunto il presidente degli imprenditori balneari – in spregio alla stessa sentenza della Corte di giustizia dell’Unione europea Promoimpresa che la prescrive solo laddove la risorsa sia ‘scarsa’ o vi sia un ‘interesse transfrontaliero”.
“Siamo fiduciosi – sottolinea – che il nuovo Governo manterrà le promesse fatte. Attendiamo una convocazione per poter fornire il nostro contributo. I tempi non sono più rinviabili in quanto già oggi dobbiamo programmare gli investimenti per la prossima stagione. Ci aspettiamo l’apertura di un dialogo per un percorso corretto senza contenziosi amministrativi”. Adnkronos foto e testo