Sindacato Balneari difende l’esecutivo: “La questione è nata nel 2009”

“Bene Mattarella. Ma non ci si usi per mettere il governo in difficoltà”

“Apprezziamo e condividiamo il monito del Presidente Mattarella per una nuova legge in materia che coniughi l’esigenza di una maggiore concorrenza con la tutela dei diritti dei balneari.

È quello che, il Sib ha sempre chiesto e ribadito: anche recentemente.

E’ indispensabile una discussione seria e non strumentale sulle problematiche degli imprenditori balneari italiani”. Così Antonio Capacchione, presidente del Sindacato Italiano Balneari aderente a FIPE/Confcommercio.
“Caso emblematico dell’uso strumentale è Angelo Bonelli – ha precisato Capacchione – che ci rinfaccia canoni che lui ha determinato con la Finanziaria del 2007 (legge 296/2006): a quei tempi, infatti, era il capogruppo di uno dei partiti di governo.  La questione balneare non è sorta adesso, ma nel 2009. Da allora si sono succeduti sette governi di ogni schieramento. Nessun politico può ergersi a giudice. Invece di utilizzare la questione balneare per mettere in difficoltà il governo di turno si impegnino tutti per una soluzione strutturale e definitiva come del resto recentemente dichiarato anche dal Presidente Meloni “.  (Ansa)

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