Ricci (Itb): Risolvere una volta per tutte il problema delle concessioni demaniali

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Cari amici siamo ancora qui riuniti per ribadire e chiedere, una volta per tutte, la soluzione all’ annoso problema delle concessioni balneari una soluzione condivisa fra le forse di governo e parlamentari e rappresentanti degli operatori balneari affinché diventi una realtà e non diventi una farsa che si ripete periodicamente, ovvero …fotocopie del nulla!

Dopo 15 anni dall’ emanazione della famigerata Direttiva Bolkestein, e dopo 9 governi, noi, operatori balneari che difendiamo un prodotto made in Italy e le proprie imprese che tanto ha dato all’ Italia, non abbiamo ancora una soluzione equa del problema delle concessioni balneari: anzi le nostre proposte in merito sono sparite o non considerate assolutamente, anzi negate!!

Siamo arrivati al punto che è l’ Europa a chiederci: “Ma dov’ è il governo italiano? Quando ci dirà cosa vuol fare delle sue spiagge”? Possibile che non si trovi una soluzione comune e condivisa con le nostre esigenze che possa andare bene a all’ Europa e, al limite, possa bypassare certe chiusure verso i nostri confronti? Dobbiamo difendere i nostri investimenti e quelli dei nostri genitori, fatti perchè sicuri delle leggi dello Stato italiano (leggi che sembrano misteriosamente dimenticate, cancellate o addirittura sparite..).

Eppure c’ è una soluzione giusta e inattaccabile, come sostengono i nostri esperti: il riscatto. Riscattare, cioè, l’ area dove insistono i nostri stabilimenti, fatti nel rispetto delle leggi vigenti magistralmente cancellate dall’ art. 37 e, peggio ancora, sostituendo all’ art. 10 della legge 88/2001 e l’art. 37 del Codice di navigazione con le aste!. E tutto ciò per dare spazio alle richieste di gruppi di potere fortemente ed economicamente interessati… Forse è anche il caso di spiegare che i balneari non chiedono di acquisire le spiagge (che restano nella disponibilità pubblica e soggette ai canoni demaniali), ma solo delle aree su cui sorgono gli stabilimenti balneari, costruiti, ieri come oggi, nel rispetto delle leggi vigenti, e contrattati, nel caso di riscatto, secondo parametri oggettivi diversificati secondo le valenze delle spiagge.. Bisogna considerare, anche, che se troviamo una soluzione comune e condivisa, sarà la stessa Europa a condividerla!

Bisogna, poi, sempre ricordare che quando si parla di operatori balneari, si parla, in Italia, di 250.000/300.000 famiglie direttamente interessate che rischiano il loro futuro….Basta pensare ai tanti investimenti fatti rischiando il proprio denaro e, spesso, ipotecando il proprio destino e i propri averi! I politici, di ogni schieramento devono, da parte loro, debbono sapere e spiegare da che parte stanno, altrimenti smettano di prenderci in giro e, soprattutto, avviino con urgenza un iter di cancellazione di questa sciagurata storia recente!!
In realtà c’ è una sola giusta soluzione, c’ è una sola soluzione, comune e condivisa, ovvero quella di comunicare agli attuali concessionari la possibilità di riscattare le loro imprese, edificate anni fa nel rispetto delle leggi dello Stato.

Nell’ attesa che si trovi un accordo fra politici, enti e partiti a livello nazionale che garantisca i nostri diritti e la tutela delle nostre imprese balneari siamo disposti, già nella prossima estate ad occupare i nostri stabilimenti balneari permanentemente con le nostre famiglie e per non farci sfuggire ciò a cui realmente e appassionatamente teniamo: lavorare con le nostre imprese balneari nelle nostri stabilimenti balneari e ,,, nulla di più!!
Sarà assurdo, ma sarà l’ unica soluzione, se non si riesce a trovare una via d’ uscita che soddisfi operatori balneari e pubblica amministrazione! E vogliamo vedere se verranno a cacciarci dalle nostre imprese con la forza o, addirittura con le armi…

Ecco perchè è per noi importante organizzare un incontro fra i tutti i nostri colleghi e chiarire le nostre reali posizioni da portare al tavolo dei ministri, se saremo ancora chiamati ad un confronto. Tutto questo, però, senza “se” e senza “ma”!
Infine confermiamo il grave stato di preoccupazione della nostra categoria e per tale motivi siamo pronti ad una grande prova, e, se sarà necessario, faremo una grande manifestazione in cui, Dio volendo, mi si vedrà ancora schierato con i miei colleghi di tutta Italia! E questo malgrado gli anni, gli accocchi del tanto lavoro sul mare, i rimproveri di mia moglie e dei miei figli che mi vorrebbero tranquillo pensionato e che tale non mi vedranno: sarò anche vecchio, ingrassato e imbiancato nei capelli.. ma lo spirito è sempre quello e sarò sempre al fianco dei balneari per difendere il nostro lavoro!

Auguri, allora a tutti gli imprenditori ed a tutti i lavoratori del settore balneare per un nuovo anno da trascorrere lavorando in serenità con le nostre famiglie nelle nostre imprese balneari.

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