Apprezzamento per l’iniziativa giudiziaria della Regione Abruzzo a sostegno del ricorso in Cassazione del Sib avverso le note sentenze dell’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato
È stato appena notificato il ricorso ad adiuvandum della Regione Abruzzo presso la Corte di Cassazione a Sezioni unite per l’annullamento della sentenza dell’Adunanza plenaria del Consiglio di Stato, unanimemente considerata viziata da eccesso di giurisdizione oltre che da conflitto di attribuzione con il Parlamento. È un importante atto di concreta vicinanza al settore che invoca il diritto alla continuità di lavoro, la salvaguardia della proprietà aziendale e la tutela del legittimo affidamento.
Quindi anche la Regione Abruzzo interviene in Cassazione a sostegno delle ragioni giuridiche esposte dal SIB
nel suo ricorso. Ci auguriamo che altre Regioni, Comuni o associazioni di categoria intervengano anch’esse in giudizio davanti alla Suprema Corte di Cassazione a Sezioni Unite per l’annullamento delle note sentenze dell’Adunanza
plenaria del Consiglio di Stato.
Confidiamo che non sarà necessario ricorrere alle Corti europee per veder riconosciuti i sacrosanti e giusti diritti dei concessionari, eliminando questa “brutta pagina” della giurisprudenza amministrativa italiana.
Ribadiamo che spetta comunque al Parlamento e al Governo intervenire, senza indugio, con una legge che chiarisca definitivamente la questione, confermi gli atti amministrativi già emanati dai Comuni in applicazione della legge nr. 145/2018 e assicuri continuità di lavoro alle aziende attualmente operanti.
Sib Confcommercio