“Abbiamo appreso dalla stampa che la società Etruria Nova Srl della famiglia Berti, amministrata da Amedeo Vasellini, general manager degli Hotel Granduca e Terme Leopoldine, si è aggiudicata in via definitiva il tratto di spiaggia pubblica antistante i giardini di Villa Gaia, a Marina di Grosseto, per una durata massima di 12 anni ed un canone annuo di circa 5.200 euro”.
“Il sindaco non ha dato ascolto alla richiesta dei 1.400 cittadini che, attraverso una petizione, avevano chiesto al primo cittadino di mantenere libero quel tratto di spiaggia pubblica e di non darlo in concessione per la realizzazione del trentaduesimo stabilimento balneare della frazione, sottraendolo alla pubblica fruizione – continua la nota -. Neppure l’appello di Grosseto al Centro del giugno scorso, rivolto al primo cittadino, all’assessora al demanio Simona Petrucci, all’assessora al sociale Sara Minozzi e a tutti i consiglieri comunali è stato ascoltato. Tutti erano stati messi a conoscenza dei contenuti del bando ed in particolare della possibilità, prevista dall’articolo 16, che il Comune potesse riservarsi la facoltà insindacabile di non procedere all’assegnazione in concessione, per finalità di interesse pubblico, senza che non si potesse far valere alcuna pretesa risarcitoria. Eppure nessun consigliere di alcuna forza politica ha voluto portare la questione in Consiglio comunale con un atto che mettesse in discussione nel parlamento cittadino la scelta dell’amministrazione comunale di sottrarre alla collettività quel bene pubblico per darlo in concessione ad un privato”.
“L’imprenditore Amedeo Vasellini, quando alla stampa dice «ne faremo uno stabilimento attento alle esigenze dei disabili», spiegando che «non si tratta di una speculazione, ma di valorizzare l’intera frazione», dovrebbe sapere che la legge già prevede che tutte le spiagge e tutti gli stabilimenti balneari debbano essere accessibili ed attrezzati per le persone con disabilità. Non si strumentalizzino dunque le persone e le loro caratteristiche con una comunicazione ambigua – sottolinea Grosseto al Centro -. Se può essere normale che un imprenditore privato si esprima a favore della propria attività speculatrice, non ci appare normale che l’amministrazione pubblica anteponga l’interesse di un privato a scapito dell’interesse della collettività. Adesso i cittadini perdono la possibilità di fruire gratuitamente di una delle ultime due porzioni di spiaggia libera collocate nella parte più popolare del nostro litorale, perché più facilmente raggiungibile anche da chi non ha un mezzo motorizzato e non si può permettere spostamenti verso lidi più lontani”.
“Grosseto al Centro esprime biasimo per la ‘sordità’ del sindaco nei confronti di tanti cittadini e per l’inerzia di tutti i consiglieri comunali rappresentanti tutte le forze politiche presenti nel parlamento cittadino – termina la nota -, che non hanno fatto quanto è in loro potere per rimettere in discussione tale decisione”.
Lo dichiara in un comunicato l’associazione Grosseto al Centro.