Concessioni, lettera appello di un balneare Lucano

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E la chiamano concorrenza, questa assurda storia che ormai in una sorta di concertazione, vari organi e poteri dello stato Italiano ed Europeo vogliono forzatamente, astrattamente ed in malam partem mandare all’asta delle imprese balneari esistenti e sane, dove per la maggior parte sono piccole e micro imprese a carattere familiare che per molti e l’unica fonte di lavoro e di sostentamento per la famiglia, per poi farle cessare con la sostituzione di un’altra con gare pubbliche, e un atto arbitrario e abietto”. Lo afferma Pasquale Faraco, imprenditore balneare Lucano titolare del Lido La Conchiglia a Policoro.

Prosegue Faraco “Mai mi sarei aspettato di trovarmi in un’unione europea ed uno stato italiano arbitrari, coercitivi, tirannici, che comprimono l’esistenza e il lavoro delle piccole e micro imprese a carattere familiare. Non sarà che temendo una ribellione dei popoli, che si tratti di una troika mascherata da falsi ed astratti concetti di concorrenza”?

La nostra e una repubblica fondata sul lavoro che non è solo quello dipendente, ma anche quello autonomo, che ha una sua dignità, che in uno stato democratico dovrebbe essere tutelato! conclude Faraco.

P.S. VOLEVO RINGRAZIARE L’ASSESSORE AL RAMO E TUTTA LA GIUNTA DELLA REGIONE BASILICATA PER QUESTA INSPIEGABILE E DANNOSA FUGA IN AVANTI IMPONENDO SUBDOLAMENTE ED ARBITRARIAMENTE LE LINEE GUIDA PER I BANDI DI GARA? E PER LO SPLENDIDO NATALE CHE STA REGALANDO A ME E ALLE FAMIGLIE DEGLI IMPRENDITORI BALNEARI LUCANI.

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