Licordari, Assobalneari: “Parole Meloni fondamentali per strada che Governo dovrà percorrere”

Le parole del Presidente del Consiglio On Giorgia Meloni, intervenuta alla conferenza stampa indetta dall’ Ordine dei Giornalisti, sulla questione concessioni balneari pesano come macigni e hanno una rilevanza fondamentale su quella che è la strada che il Governo intende percorrere.

Il Presidente ha posto con correttezza al centro della questione il lavoro relativo, svolto proprio dall’ Esecutivo con il coinvolgimento di ben nove ministeri con i dati ufficiali forniti dal MIT e dalle regioni, alla realizzazione della mappatura delle nostre coste “per stabilire se esiste o non esiste il principio di scarsità del bene che è fondamentale per l’ applicazione della Direttiva Bolkestein” . Le proposizioni del Presidente del Consiglio non lasciano dubbi sulla determinazione del Governo a sostenere l’ applicazione corretta della Direttiva con l’ articolo 11 e non con il 12 che ha come presupposto vincolante proprio la scarsità della risorsa, come invece tutti coloro che invocano le aste vorrebbero vedere strumentalmente ed erroneamente applicato. L’ approccio che questo Governo ha avuto su questa vicenda, che molti organi di stampa hanno e continuano a prospettare all’ opinione pubblica con argomenti strumentali, è quello corretto dell’ approfondimento delle norme enunciate dalla Direttiva e i contenuti dell’ importante sentenza della Corte di Giustizia del Lussemburgo del 20 Aprile scorso che, interpellata con estrema cognizione dal Presidente del Tar Lecce Dr. Pasca, ha fornito i principi chiarificatori per consentire di procedere alla corretta applicazione della Direttiva Bolkestein.

Assobalneari Italia aderente a Federturismo Confindustria non può che compiacersi con il Governo e le forze politiche che lo compongono, perché insieme stanno coagulando il loro impegno per arrivare ad una definitiva soluzione che possa chiudere le vertenze con l’ Europa restituendo contestualmente certezza e dignità alle imprese del turismo del mare.

Ddl concorrenza: Assobalneari, Paese ha problemi più seri su cui rivolgere attenzione

“Sorprende davvero che il Quirinale, con tutti i problemi che attanagliano il Paese (non pochi), e le vicinissime aree oggetto di pericolosi conflitti, trovi il tempo per porre la sua attenzione sulla questione delle concessioni questa volta del commercio ambulante dopo che l’ anno scorso già intervenne per le concessioni balneari con affermazioni prive di fondamento, dimostrate poche settimane fa dalla sentenza di Cassazione a sezioni unite.

Ora il Quirinale se la prende con i commercianti ambulanti mettendo in discussione il periodo di concessione, dimenticando, forse non a caso i principi fondamentali della direttiva alla quale si richiama, la cosiddetta Bolkestein che agli articoli 11 e 12 non lascia dubbi di interpretazione, anche per chi non è un tecnico del Diritto, visto la facile comprensione di ciò che è enunciato. Infatti le autorizzazioni per svolgere una determinata attività non hanno durata limitata (Art 11 comma 1 Direttiva ndr). Ciò non è consentito solo “ Qualora il numero di autorizzazioni disponibili per una determinata attività sia limitato per via della scarsità delle risorse naturali” come enuncia il successivo art 12, eccezione appunto di quello precedente, e cioè in parole povere se non ci sono più spazi in Italia per aree di mercato allora si fanno le gare!

Credo che sia così chiaro ed inoppugnabile che è normale pensare che dietro a questo accanimento contro il mondo delle piccole concessioni ci siano dietro interessi economici importanti, penso alla grande distribuzione che cerca in tutti i modi di annientare il piccolo commercio di quartiere, a colossi come Uber per i nostri Taxi, o alle lobbies europee che vogliono mettere le mani sulle nostre coste nel caso delle concessioni balneari. Per giustificare tutto ciò entrano in campo i prestigiatori della parola, che nulla hanno più a che fare con il Diritto nel senso più elevato del termine, che come il mago Silvan ti vorrebbero fare vedere ciò che non è.

Se il Parlamento ed il Governo, che sono Sovrani, spero, hanno deciso in una direzione questa va rispettata, e queste raccomandazioni, che hanno più il sapore di intimidazioni, devono finire perché la gente non ne può più.
Difendiamo i nostri mercati rionali, il nostri Taxi, i nostri stabilimenti balneari dagli attacchi di chi invece vorrebbe metterci le mani sopra. Il Paese ha problemi più seri su cui rivolgere l’ attenzione.”
Lo dichiara Fabrizio Licordari Presidente di Assobalneari Confindustria