TURISMO, INDAGINE ENIT: LIGURIA TERZA REGIONE SCELTA COME META DELLE VACANZE DEGLI ITALIANI. ASSESSORE BERRINO, “ABBIAMO MARE, MONTAGNE E CITTA’ D’ARTE. AGLI STRANIERI DICO DI VENIRE IN LIGURIA, QUI ASSICURATI IN CASO DI CONTAGIO”

GENOVA. Quest’estate la Liguria è la terza regione scelta come meta delle vacanze outdoor degli italiani dopo Sicilia e Sardegna. Lo rivela un’indagine di Enit-Agenzia Nazionale del Turismo e Human Company, gruppo leader in Italia nell’ospitalità open air in collaborazione con Istituto Piepoli, in cui si stima che del totale dei turisti propensi alle vacanze in strutture outdoor, oltre l’80% sceglierà una meta in Italia: la Sicilia è la prima scelta col 16%, seguita dalla Sardegna col 14% e dalla Liguria col 12%.
“Un dato che ci soddisfa – dichiara l’assessore regionale al Turismo Gianni Berrino – e che significa che le nostre strutture outdoor (villaggi, agriturismi, camping e rifugi) sono apprezzate dagli italiani”.
Dall’indagine inoltre risulta che il 65% di chi pianifica outdoor ha scelto una destinazione di mare, il 20% la montagna, il 16% città e località d’arte mentre il profilo del viaggiatore outdoor vede una decisa presenza di giovani (21%). “Anche questi dati – aggiunge Berrino – sono la conferma di come la Liguria offra tutto ciò che cerca un viaggiatore, specialmente giovane: abbiamo il mare, i monti e le località di arte e di cultura oltre a prodotti agroalimentari straordinari, per una vacanza a 360°”.
A conferma di come sia preferibile fare una vacanza nel nostro Paese e di come viaggiare all’estero in questo periodo possa essere rischioso e complicato, le notizie delle disavventure in cui sono incorsi gruppi di italiani bloccati in altri Paesi e impossibilitati dalle autorità a rientrare in Italia perché positivi al Covid-19 o in quarantena. “Si tratta certamente di situazioni incresciose per i ragazzi coinvolti. Il nostro consiglio è di evitare, almeno per quest’anno, le vacanze all’estero, preferendo invece mete italiane. Agli stranieri invece dico di venire in Liguria: qui da noi non solo potranno trascorrere una vacanza tra il nostro splendido mare, il più premiato con le Bandiere blu, e l’entroterra, ma, nel caso in cui malauguratamente dovessero essere contagiati dal Covid-19, saranno automaticamente assicurati per tutte le spese sostenute”, conclude Berrino.

Piano coste di Lecce: Mauro Della Valle replica Al Sindaco Salvemini

Inadeguato e sopratutto carente di una puntuale ricognizione del reale  stato di salute della costa leccese. Delegare la politica della costa leccese alla decisione dei tribunali una metodologia oramai ben nota e consolidata quella dell’Amm. ne guidata dal sindaco Carlo Salvemini.  Nell’emananda approvazione del piano costa leccese in consiglio
 comunale , dove ci risultano molti “mal di pancia anche da parte di consiglieri di maggioranza” resistono errori di rilievo , con la volontà di delegare ai balneari inutili monitoraggi circa l’erosione costiera in atto. È in capo le amministrazioni la funzione di monitoraggio e gestione del demanio marittimo. Basterebbe che il sindaco e l’ass.re Miglietta, frequentassero le spiagge leccesi per rendersi conto che la linea di costa è stabile ed in alcuni tratti anche in avanzamento. D’altronde se ci fosse un fenomeno erosivo in corso con perdita di sabbia, perché i balneari riescono a montare da 20 anni le stesse file di ombrelloni ? E poi il piano non è più attuabile almeno fino a quando il governo non disapplicherà la legge 145/18 che ha prorogato tutte le concessioni demaniali marittime al 31.12.2033. Basta sprecare soldi dei cittadini leccesi, anzi invitiamo il sindaco a provvedere al rimborso ai titolari ed associazioni per la condanna alle spese per tutti i ricorsi persi con il tentativo di annullare il lavoro alle uniche famiglie di balneari che danno servizi e sicurezza agli utenti e turisti in spiaggia . 
Mauro Della Valle 
Pres. Federazione Imprese Demaniali Salento e Puglia