Romeo,Lega accoglie appello FdI su Balneari,vota emendamento

 

La Lega sottoscrive l’emendamento di FdI, a prima firma Fazzolari, sui Balneari presentato al ddl di delegazione europea 2021. Lo dice in Aula il presidente dei senatori della Lega Massimiliano Romeo annunciando il voto favorevole sull’emendamento. In sostanza la proposta di modifica chiede di escludere dalla direttiva Bolkenstein i balneari e se passasse creerebbe una contraddizione con la legge sulla Concorrenza da poco approvata in Senato. (ANSA).

Balneari, lo Stato non fa gare… ma le vuole imporre per le spiagge

 

Gli appalti, fortunatamente, sono tornati a crescere. Esaminando tutti gli affidamenti sopra i 40.000 euro, ha spiegato il presidente dell’Autorità anticorruzione, Giuseppe Busia, nella sua relazione annuale al parlamento, l’importo totale nel 2021 è di 199 miliardi. Con una crescita del 6,6% rispetto al 2020, del 15,3% rispetto al 2019 e del 36% rispetto alla flessione del 2016, anno di entrata in vigore del nuovo codice dei contratti.

A far salire il numero degli appalti, ammette l’Anac, sono state principalmente le deroghe temporanee alle norme vigenti. E già qui bisognerebbe farsi qualche domanda.

Ma il dato più rilevante è quello sulla tipologia delle gare. Nel 2021 si è infatti registrato un maggiore ricorso da parte delle stazioni appaltanti agli affidamenti diretti e alle procedure negoziate. A fronte di un aumento della domanda del mercato, le gare “aperte” sono state solo il 18,5% delle procedure totali. Il presidente dell’Anac ha detto che così non va. Le procedure d’urgenza e derogatorie, ha ammesso Busia, hanno “senz’altro velocizzato gli affidamenti, ma hanno anche avuto ricadute negative sulla concorrenza e sulla partecipazione alle gare, sulla selezione delle migliori offerte e, quindi, sull’efficiente, efficace ed economica gestione della spesa pubblica”. Il quadro complessivo è chiaro: anche se la gara pubblica è la modalità migliore sulla carta e consigliata dalla Ue, lo Stato nell’80% dei casi ha preferito affidare lavori e servizi in altri modi. Resta da capire per quale motivo sembra vitale che le concessioni balneari siano assegnate con una procedura che la pubblica amministrazione, quando può, evita.

Fonte: liberoquotidiano.it