NASCE IL COMITATO POPOLO PRODUTTIVO A DIFESA DI 1. 000.000 DI PMI INCLUSI BALNEARI
La non credibilità dei sindacati balneari, presi dallo sconforto e dalla isteria costante, generano caos senza portare una sola soluzione alle tante famiglie balneari in confusione. Da una parte le Regioni come il Veneto, che prima generano il problema balneare nel 2008, a seguito di una sentenza devastante del Consiglio di Stato, con conseguente abrogazione di uno dei Commi del Diritto di Insistenza (Art.37 Cod. Nav.) ed oggi vogliono mettere a bando le famiglie tramite i due sindacati politicizzati Regionali. Dall’altra sigle balneari che invitano la On. Meloni al Sun di Rimini, (senza che lei lo sapesse però). Le famiglie non possono più aspettare queste “azioni scellerate” e la loro morte aziendale ovvero il 12 febbraio 2023. Siamo costretti ad Agire portare fuori dalla Legge sulla Concorrenza le famiglie balneari, gli ambulanti e i concessionari di posti barca Italiani.Lo scrive uno degli artefici della nascita del Comitato “Popolo Produttivo”, Comitato composto da 11 categorie e sigle associate: Claudio Maurelli. Sono consapevole del fatto che, creando unità con altre categorie Nazionali avrei subito Calunnie, Diffamazioni e Presunte Intimidazioni da parte di questi pseudo rappresentanti di categoria. Tuttavia trovo isteriche, demagogiche e ridicole le affermazioni dei vari sindacati balneari legati alla politica, oggi parlano in modo isterico di una difesa della categoria, senza dare una sola soluzione di merito. Per alcune sigle presenti al Sun di Rimini, la soluzione sarebbe il valore aziendale, diritti di prelazione inventati per hotels e concessioni demaniali nonchè togliere il Demanio dalla Amministrazione del Governo stesso. Si comprende la confusione nelle proposte di queste sigle, le quali non hanno avuto neppure il tempo di leggere la prima impugnazione della Commisione UE del 18 aprile scorso sui diritti di prelazione del Portogallo. Parlare di diritti di prelazione per concessionari e Hotels significa suicidio normativo conclamato. Così come parlare di valore aziendale, significa non sapere neppure che ad oggi il valore aziendale del 100% delle concessioni demaniali, (cosi afferma chi ha redatto il valore aziendale nella Legge sugli Appalti), è pari a zero. Cotanta confusione non fa che spaccare ancora più la categoria in incompetenti della materia demaniale e “rifugiati” ancora una volta in cause legali infinite ed inutili sia a livello Nazionale che Europeo.Tutto questo con l’approssimarsi della fine delle famiglie balneari che il 12 febbraio 2023 potrebbero vedere la loro fine definitiva con l’approvazione dei decreti attuativi. Poi ci sono alcune associazioni autonome che vogliono attendere una fantomatica sentenza della CGUE, sentenza che arriverebbe non prima di un anno da oggi. Nel mentre le famiglie possono anche finire sul lastrico. Questo è ciò che il panorama sindacale balneare sta offrendo alle 30.000 confuse famiglie italiane.Moltissimi balneari stanchi di questa situazione, stanno dando disdetta da tutti questi sindacati ed associazioni per aderire al Comitato Popolo Produttivo a titolo totalmente gratuito ogni giorno. Il Comitato racchiude 11 categorie nazionali, con all’interno più di 1000.000 di Aziende Nazionali Piccole e Grandi. Per la prima volta abbiamo unito le forze con tantissimi Responsabili di categorie importanti ed in difficoltà. L’Unità e…