Porto Catanzaro, si applica Codice Navigazione: concessione demaniale, non appalto pubblico

Sulla vicenda del Porto di Catanzaro Lido, e l’affidamento di due pontili galleggianti, non esiste conflitto d’interesse nell’ambito dei contratti pubblici, in quanto la procedura non riguarda il Codice degli Appalti, bensì il Codice della Navigazione. Inoltre, non vi è conflitto d’interesse perché il dirigente del settore competente del Comune non ha adottato i provvedimenti riguardanti la società aggiudicatrice. In sostanza, quindi, il Comune di Catanzaro poteva procedere tranquillamente, senza ritardare il prosieguo della concessione e l’installazione dei pontili galleggianti. Lo ha accertato Anac, l’Autorità Nazionale Anticorruzione, rispondendo al sindaco di Catanzaro. Innanzitutto l’Autorità fa presente che, trattandosi di una concessione demaniale di specchio d’acqua per l’installazione di pontili, assegnata con una procedura di evidenza pubblica, il Comune di Catanzaro non doveva rivolgersi ad Anac (che ha la vigilanza sugli appalti pubblici e sull’applicazione del Codice degli Appalti). Doveva sapere il Comune che si applica il Codice della Navigazione, e pertanto “non possono ritenersi sussistenti profili di conflitto d’interessi nell’ambito dei contratti pubblici”. Per quanto riguarda, invece, la parentela tra l’esponente di una delle società aggiudicatarie delle concessioni, e il dirigente del settore competente al rilascio delle stesse, Anac è chiara: “Quest’ultimo non ha adottato i provvedimenti riguardanti la predetta società, in quanto essendo risultato destinatario di un rinvio a giudizio, era già stato trasferito ad altro Ufficio quando sono state affidate le procedure per il rilascio delle concessioni oggetto di richiesta di parere”.  

Alassio, difesa del litorale, si lavora al 3° intervento

  Dalla Regione Liguria, in particolare dall’Assessore alla Protezione Civile Raul Giampedrone, giungono segnali positivi rispetto al finanziamento di un ulteriore opera di consolidamento della difesa del litorale alassino.L’erosione costiera era da tempo un tema sensibile, a renderlo improcrastinabile sono stati i ben noti eventi meteo marini dell’autunno del 2018 a seguito dei quali grazie al sostegno e al contributo amministrativo ed economico del Ministero della Protezione Civile e della Regione Liguria, il Comune di Alassio ha provveduto alla ricostituzione della linea di costa a difesa del centro urbano, tramite due interventi consecutivi.​Il primo ha avuto inizio, definito l’iter di approvazione, nel mese di febbraio 2021 e si è concluso nella prima decade di giugno dello stesso anno. Con questo intervento era stato depositato sull’arenile una quantità di sabbia pari a poco oltre i 124.000,00 mc su una estensione di costa di circa 3.400,00 ml per un valore rendicontato di 2 milioni e mezzo di euro, comprensivo di oneri tecnici, amministrativi, fiscali ed accessori. Sulla scorta di quanto effettuato con il primo intervento e a seguito di un secondo lotto di finanziamento di pari importo, nel mese di febbraio di quest’anno sono stati avviati ulteriori lavori di ricomposizione della difesa costiera: un ripascimento con circa 130.000,00 mc di sabbia per una estensione di circa 3.100,00 ml di costa.“Contestualmente – spiega Rocco Invernizzi, Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Alassio – abbiamo avanzato un’ulteriore istanza ai competenti uffici regionali, trasmettendo uno studio di fattibilità per l’esecuzione di un terzo e definitivo lotto di intervento comprensivo dell’allungamento del pennello di levante con una importante strutturazione emersa e sommersa per intercettare le masse sabbiose in movimento verso Capo Santa Croce; un ulteriore azione di ripascimento, con materiali anche di diversa provenienza rispetto a quelli utilizzati nel primo e secondo lotto e quindi anche da cava terrestre, opportunamente individuata; e il proseguo dei monitoraggi sui comportamenti della spiaggia emersa, di quella sommersa, estesa ai contorni del sistema, che comprende anche importanti praterie di fanerogame, per un importo totale di 3 milioni e 650 mila euro”“Di questi giorni – il commento del Sindaco di Alassio, Marco Melgrati – un nuovo confronto con l’Assessore Giampedrone, ci ha fornito rassicurazioni circa un nuovo finanziamento per poter completare l’opera di difesa del litorale. Dopo il primo ripascimento abbiamo avviato, su indicazione della Regione Liguria, un monitoraggio che ci sta confortando rispetto agli esiti del lavoro svolto e di quello che intendiamo programmare per la prossima primavera. Confidiamo di poter accedere anche a questa ulteriore terza fase di finanziamento che consoliderebbe in maniera definitiva le importanti opere realizzate negli ultimi due anni”.“Si tratta di fondi del Ministero della Protezione Civile – spiega Franca Giannotta, Assessore alla Protezione Civile del Comune di Alassio – che non sono stati utilizzati su scala nazionale e che il Ministero rimette in circolo sulla base di progetti già approvati. In questo caso Alassio si è dimostrata lungimirante avendo già predisposto e inviato il nuovo progetto che è ora in attesa di essere finanziato”