Concessioni, Claudio Maurelli (Popolo Produttivo): Basta Illudere le famiglie!

Io e tutti i 15 referenti regionali del Comitato siamo stanchi di questa farsa

Impensabile avere “fretta” in una situazione cosi delicata. Siamo all’anno zero della Categoria e c’è chi parla di tempi stretti? Stretti per chi? Per parte della Magistratura politicizzata se non addirittura “Partitocratica”? Per i Presidenti di quei sindacati (non tutti) ndr.) che hanno venduto per 20 anni la categoria? Per i Presidenti di Federazioni e Circoli Sportivi su laghi e fiumi sostenuti da partiti
di opposizione negli emendamenti lampo? Stretti per le Multinazionali italiane di scarpe e Vini? Stretti per quei dirigenti comunali/regionali/Nazionali ed Europei in odor di malaffare? O stretti per una parte della politica che ha i suoi
interessi e di certo, non corrispondono a quelli delle famiglie italiane?

Ma questi “signori” davvero credono che la Categoria non sia accorta di queste situazioni gravi? Pensano davvero che i balneari non si siano accorti di essere oggi “agnelli sacrificali” da dare in pasto a tutte queste Lobby? O c’è davvero
chi crede che dopo i concessionari di molluschi e pesci o i circoli ministeriali, non si stia tentando di salvare le concessioni di circoli nei laghi e fiumi non mappandoli? Beh si sbagliano di grosso ed è ora che questa situazione abbia fine, prima che sia troppo tardi, non solo per le famiglie vittime di questo sistema di malaffare. È tutto chiaro oggi e sotto gli occhi di tutti. Da una parte il Governo ed il MIT si impegnano a collaborare col Popolo Produttivo nel tornare alle mappature (art.2 legge 118/22), dall’altra le pressioni di una Europa a guida PD con il PNRR usato come arma di ricatto, in attesa dell’ennesimo atto incompiuto (mappature incomplete) per bocciarlo e mettere ad evidenza pubblica tutte le concessioni dal 1 gennaio.

Del resto la filosofia dell’art. 12 di una direttiva Europea non Esecutiva, sulla non scarsità della risorsa, resta tale senza completezza del dato e senza una norma che ne determini l’attuazione. C’è una cosa che comunque la politica non ha ancora compreso nella vicenda balneare: Le famiglie che lavorano nelle spiagge hanno solo 2 Problemi da risolvere:

Dirigenti Comunali in odor di evidenze pubbliche. Questo problema sta gia coinvolgendo diversi comuni del nord e sud italia (mentre state leggendo questo comunicato altri dirigenti stanno predisponendo bandi) e nessun rappresentante di categoria ha ancora mosso un dito per difendere le famiglie. Il Popolo Produttivo grazie a collaborazione esterna con una sola Associazione, è riuscito a denunciare alcuni Comuni per presunti illeciti e altrettanti verranno denunciati a breve. Mentre questo accadeva, Rappresentanti di Categoria brindavano durante le partecipazioni a tavoli istituzionali farsa conclusi appunto con un “nulla di fatto”.

Magistratura politicizzata che con le 2 sentenze gemelle in Seduta Plenaria azzera di fatto tutte le concessioni demaniali marittime al 31.12.23 e tutte le possibili proroghe Governative. Questi sono i due reali problemi delle famiglie Balneari, Concessionari di Pontili e punti d’ombreggio. Ad oggi questi due problemi sono risolti? no. Cosa succederà dal 1 gennaio 2024? si predisporranno evidenze pubbliche su tutto il territorio nazionale. Chi è che può davvero gridare vittoria? Le lobby citate all’inizio del comunicato. Possiamo fermare tutto questo? Assolutamente si. Si possono fermare i Dirigenti Comunali e le loro evidenze pubbliche? Si. Si può fermare la magistratura politicizzata? Certamente. Abbiamo poco tempo per fare questo e se davvero il Governo tiene alle famiglie, auspichiamo l’incontro a brevissimo, per poter illustrare loro il piano elaborato dallo staff tecnico legislativo del Popolo Produttivo, utile a mettere al sicuro nell’immediato la categoria dai due problemi esposti, seguendo le Normative Vigenti Nazionali che vanno ben oltre la sola legge 118/22, ancora incompleta di decreti attuativi.

Popolo Produttivo – Categoria Nazionale Balneari, Pontili, Punti d’ombreggio

Centinaio, spiagge non possono sottoporsi a direttiva Bolkestein

Grazie al Tavolo del Mit abbiano risolto il problema balneari

“I numeri parlano chiaro: le spiagge in Italia non sono un bene limitato e quindi non possono essere sottoposte alla disciplina della direttiva Bolkestein. È un presupposto di cui sono sempre stato convinto e che ora trova anche la conferma formale. Grazie al lavoro svolto dal tavolo di lavoro istituito su nostra proposta al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, sotto la regia del ministro Matteo Salvini, la mappatura delle coste finalmente realizzata consente una soluzione definitiva alla questione delle concessioni demaniali marittime”. Lo afferma in una nota il vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio, responsabile del dipartimento Agricoltura e Turismo della Lega.

“Per circa 30mila stabilimenti balneari questo si traduce nella possibilità di continuare serenamente la propria attività, programmare investimenti, dare lavoro a decine di migliaia di famiglie”, prosegue Centinaio. “È un risultato atteso da tempo,
almeno dalla norma che io stesso promossi da ministro nel 2018″. “Su una cosa sola sentenze e pronunciamenti vari che si sono succeduti negli anni avevano ragione: non dobbiamo più procedere per proroghe e rinvii. Finalmente ora il governo può dare una risposta chiara alle imprese già esistenti e a quelle che vogliono investire negli spazi liberi, entro i limiti fissati a
livello locale. Il nostro auspicio è che questo avvenga in tempi rapidi, così da dare a tutti le necessarie certezze con il dovuto anticipo rispetto alla prossima stagione balneare”, conclude il senatore della Lega. (ANSA).