«Il Decreto indennizzi è all’attenzione del Mef. Siamo l’unica forza che punta a tutelare il più possibile i bagnini. Sono in corso verifiche su tutti gli aspetti». Così il parlamentare della Lega Jacopo Morrone, che preferisce non sbilanciarsi sulle indiscrezioni circolate in merito alla nuova bozza del decreto attuativo, destinato a dare attuazione alla proroga delle concessioni balneari fino al 30 settembre 2027, decisa dal governo Meloni lo scorso novembre.
La scadenza inizialmente fissata al 31 marzo per definire le “regole d’ingaggio” delle gare pubbliche che i Comuni dovranno bandire è slittata, segno di un confronto ancora aperto su un tema particolarmente divisivo anche all’interno della stessa maggioranza di governo.
Secondo quanto riferito da Mauro Vanni, presidente di Confartigianato Imprese Demaniali, sarebbe in fase di studio un meccanismo che consentirebbe di riconoscere un indennizzo ai concessionari uscenti. Il valore verrebbe determinato tramite una perizia asseverata, comprendendo non solo il valore aziendale dello stabilimento, ma anche una rivalutazione di beni materiali (come ombrelloni e lettini) e beni immateriali (quali nome e marchio).