Balneari: Fiba, siamo tanti in piazza, governo ci ascolti

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“La piazza e’ pienissima, gli imprenditori Balneari sono venuti a Roma da ogni parte d’Italia, anche dalla Sicilia e dalla Sardegna, per chiedere di essere ascoltati. Non c’era una manifestazione cosi’ da anni”.

Lo afferma Maurizio Rustignoli, presidente nazionale Fiba Confesercenti, dal palco di piazza SS Apostoli, in occasione della ‘Manifestazione nazionale dei Balneari contro la legge vergogna’, l’emendamento del governo sulle concessioni demaniali. “Chiediamo al governo di prestare attenzione a un provvedimento che porterebbe all’impoverimento dell’offerta balneare italiana a discapito del sistema turistico nazionale”, sottolinea Rustignoli. “L’emendamento presentato e’ carente della visione imprenditoriale delle spiagge, va a discapito del sistema turistico. Gli imprenditori hanno bisogno di un programma riformatore che dia risposte a problemi aperti da anni, come la mappature delle coste, e di una disciplina transitoria affinche’ si possano organizzare e adeguarsi alle normative.

Ma alle imprese – prosegue il presidente Fiba – va anche garantito il giusto riconoscimento degli investimenti fatti, in beni materiali e immateriali in modo che resti la volonta’ di continuare a investire”. “Chiediamo buon senso – insiste – e delle giuste valutazioni per non compromettere il nostro lavoro”. Rustignoli e’ soddisfatto della partecipazione alla manifestazione (“siamo piu’ di 4.000”) ma anche della presenza e dell’appoggio di tanti rappresentanti della politica, di molti presidenti di Regione e di amministratori di distretti Balneari che “si rendono conto che il processo normativo e’ carente” “L’emendamento deve essere modificato – conclude – i tempi sono stretti”.(AGI)

Questo articolo ha un commento

  1. Luca Rosetti

    Com’è possibile piegarsi alle aste/evidenze, quando legittimo affidamento, non scarsità della risorsa, ecc, con la volontà politica italiana, potrebbero farci uscire dalla direttiva o concedere lunghe proroghe? Il problema non è l’Europa, ma paradossalmente, incredibilmente, i governi che si sono succeduti dal 2007 ad oggi, che anche in questo comparto hanno dimostrato “disinteresse nazionale”, non rispetto per lavoratori e PMI del settore e indotto, che nel complesso rappresentano oltre l’8% del PIL!!!!! SIB e FIBA, credo sia giunto il momento di cambiare radicalmente rotta, ricompattare l’importante fronte sindacale, le bandiere nere “NO ALLE ASTE” ne sono la conferma…..

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