“Come hanno fatto altri Stati, è battaglia che si può vincere”
“Credo che ci sia ancora spazio per chiedere al Governo un impegno serio e deciso per andare a Bruxelles per pretendere per il turismo balneare italiano un trattamento equo, non la difesa di un privilegio, come dicono i vostri detrattori”. Lo ha detto in un videomessaggio la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, durante gli stati generali dei balneari in Sardegna, per fare il punto del settore dopo la sentenza del Consiglio di Stato che ha disposto l’affidamento delle concessioni tramite gare a partire dall’1 gennaio 2024, senza possibilità di ulteriori proroghe. “Ci sono alcuni stati d’Europa che hanno messo in sicurezza le proprie imprese con concessioni molto lunghe – ha detto – che consentono di ammortizzare gli investimenti degli imprenditori e nessuno di questi stati è stato bacchettato da Bruxelles, perché le imprese balneari italiane devono essere discriminate rispetto alle loro concorrenti spagnole portoghesi o croate? Non arrendetevi, restate uniti e fate sentire forte la vostra voce a chi oggi tende a considerarvi un tumore da rimuovere. Se per farlo dite di essere disponibili a mettere da parte le rare situazioni di evidente privilegio, che pure esistono come in tutte le categorie – ha aggiunto – fatelo senza remore. Voi siete un vanto per il sistema turistico italiano. E’ ancora una battaglia che si può vincere”. (Ansa)
MAURELLI: È DAL 2014 CHE PER QUANTO RIGUARDA IL LITORALE DI OSTIA LEVANTE CHIEDIAMO UN PIANO DI DIFESA DELLA COSTA SOSTENIBILE PAESAGGISTICAMENTE, AMBIENTALMENTE ED ECONOMICAMENTE
Civitavecchia, 2 dicembre 2021 – “Ci chiediamo da tempo quale idea avete del “Mare di Roma”? Quando parlate di rilancio turistico a cosa pensate? Quando aprite cantieri e progettate opere di difesa della costa a quali certezze scientifiche vi ispirate?”
Inizia così la lettera aperta che Federbalneari Lazio ha inviato al Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, alla luce delle complesse situazioni costiere che stanno devastando il litorale romano.
Nella missiva Federbalneari Lazio sottolinea come ad Ostia si sia assistito in questi giorni al trasformarsi di una mareggiata di stagione in un’arma letale per spiaggia e strutture sottoflutto, a causa della spinta dei nuovi pennelli messi in acqua e progettati per proteggere unicamente due strutture a danno di tutti gli altri.
“Ancora una volta apprendiamo con preoccupazione e sconcerto da notizie di stampa del rilancio di un progetto di difesa della costa devastante per il mare di Roma, quello degli otto pennelli firmato dal Professor Leopoldo Franco e archiviato nel 2014 a seguito della valutazione dei danni che avrebbe prodotto alle ultime spiagge di Levante della nostra città, comprese quelle di Capocotta e Castelporziano, Riserva Naturale Statale del Litorale Romano, ribadiamo: aree naturali protette, siti di interesse comunitario (Sic e Zps). Patrimonio UNESCO – si legge nella lettera – I cambiamenti climatici in corso necessitano responsabilità e rispetto del futuro delle nuove generazioni. Sono le peculiarità del nostro territorio a chiedercelo: spiagge, piccola pesca, attività sportive. Non possiamo più pensare di andare incontro ad un mare che avanza con un muro di ipocrisie e cemento. Altri soldi pubblici da gettare in mare? Oppure opere fondamentali per la rigenerazione della costa di Ostia, per un lungomare degno della Capitale, patrimonio della città? Perché non opere ambientalmente ed economicamente sostenibili in partnership con le imprese? Diciamolo alla città che nei vostri cassetti è seppellito dal 2014 anche un progetto di partenariato. A chi giova tutto questo attendismo che procura danni e urgenze?”
“È dal 2014 che per quanto riguarda il litorale di Ostia Levante chiediamo un piano di difesa della costa sostenibile paesaggisticamente, ambientalmente ed economicamente. Lo stesso anno in cui si avviarono richieste di trasformazione in tal senso anche delle strutture pesanti presenti sulle spiagge da Ponente a Levante, stiamo parlando della demolizione e riconversione del tanto vituperato “lungo muro” di Ostia, richieste inevase che giacciono ancora nei vostri cassetti. Oggi come allora torniamo di nuovo a stigmatizzare la mancanza di dialogo con le categorie interessate, con i pescatori, con i balneari tutti, con gli ambientalisti, con la città da parte della Regione Lazio e rinnoviamo la richiesta di fermare immediatamente ogni ulteriore cantierizzazione che sta procurando danni irreversibili alla residuale costa sabbiosa ed ai fondali di Levante” sottolinea il Presidente di Federbalneari Lazio, Marco Maurelli.
Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.OkNoPrivacy policy