Una legge regionale non può disporre il mantenimento per l’intero anno delle strutture precarie e amovibili interessanti aree paesaggisticamente vincolate (per gli stabilimenti balneari), in deroga alle norme che subordinano ad autorizzazione paesaggistica ogni intervento su immobili o aree di interesse paesaggistico. Il mantenimento delle opere al termine della stagione estiva si pone quale eccezione alla regola della stagionalità dei manufatti, ma ciò non può tradursi in una dequotazione dell’obbligo di motivazione del parere negativo espresso dalla Soprintendenza. Lo stabilisce il Consiglio di Stato, sez. VI, sentenza 6 dicembre 2021, n. 8083.
“Si sono svolti ieri gli Stati Generali del turismo balneare ligure.
I concessionari, e in particolare quelli liguri, nell’ultimo anno hanno dovuto affrontare numerose difficoltà: l’applicazione della legge 145/2018 vigente è stata caratterizzata da incertezza e disomogeneità tra i diversi comuni, con conseguenti contenziosi e interventi a gamba tesa dell’Antitrust. Fino alla mortificante pronuncia del Consiglio di Stato in adunanza plenaria dello scorso 9 novembre che, sostituendosi addirittura al legislatore, ha stabilito la messa a gara delle concessioni dal 1 gennaio 2024. Fratelli d’Italia, da sempre al fianco della categoria, guarda con estrema preoccupazione alla inaccettabile inerzia del governo a seguito della sentenza del CdS. Per questa ragione il nostro partito ha promosso iniziative politiche a tutti i livelli istituzionali.
Dapprima, e proprio la Liguria ha fatto da apripista, ha presentato un ordine del giorno nei Consigli regionali di tutta Italia. La nostra leader Giorgia Meloni ha indirizzato una lettera molto netta al premier Draghi chiedendo un suo intervento diretto per mettere in sicurezza le imprese balneari italiane dal rischio di un esproprio a vantaggio delle grandi multinazionali. Allo stesso modo, gli eurodeputati di FdI hanno inviato una lettera al Commissario Ue al Mercato interno Thierry Breton, nella quale ribadiscono i presupposti giuridici per la non applicazione della direttiva Bolkestein alle concessioni balneari, chiedono uniformità di trattamento con gli altri Paesi nostri competitor che hanno varato lunghe proroghe e sollecitano l’apertura di un tavolo tecnico tra la Commissione Ue, i rappresentanti di categoria e il governo italiano per arrivare ad una soluzione definitiva.
Come amministratori liguri rivendichiamo con orgoglio il sostegno che la Regione Liguria ha sempre fornito al settore ma oggi purtroppo questo impegno non può bastare di fronte al comportamento pilatesco del governo centrale. Nel ribadire la vicinanza di FdI ad una categoria fondamentale per il nostro modello turistico – scrivono Gianni Berrino, assessore regionale al turismo, Laura Gaggero e Maria Grazia Frijia, assessori al turismo delle città di Genova e La spezia, Costanza Bianchini e Raffello Bastiani, rispettivamente resp. nazionale e vice resp. regionale per la materia, Daniela Colombo e Augusto Sartori resp. regionali turismo e ristorazione- ci auguriamo che le interlocuzioni avanzate da FdI ricevano a breve risposta e trovino il supporto dalle forze di centrodestra che, ad oggi, fanno parte del governo”.
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