Proposta in Puglia: un osservatorio per uniformare le norme sul demanio marittimo

Un osservatorio regionale per coordinare l’applicazione della normativa in materia di demanio da parte dei comuni costieri e favorire il dialogo tra istituzioni e gestori balneari, che sono tra i protagonisti dell’offerta turistica pugliese.

Un osservatorio regionale potrebbe presto diventare realtà in Puglia per garantire una gestione uniforme della normativa sul demanio marittimo e supportare i gestori balneari, elemento chiave del turismo locale. Presentato da Massimiliano Di Cuia (Forza Italia), il progetto mira a coordinare le amministrazioni comunali costiere attraverso linee guida condivise, con la partecipazione di rappresentanti istituzionali, associazioni di categoria e dirigenti regionali.


“L’istituzione dell’osservatorio mira ad evitare che possano verificarsi discrasie nell’applicazione della normativa da parte delle amministrazioni comunali costiere, implementando il ruolo di coordinamento e monitoraggio sugli stessi da parte della Regione, soprattutto in un momento delicato come quello che il settore sta attraversando. Prosegue Di Cuia: “L’osservatorio, in quest’ottica, potrà adottare linee guida in materia di demanio costiero e portuale. Si tratta di un intervento che, se varato, può concorrere a dipanare le incertezze scaturite dai molteplici livelli legislativi che disciplinano la costa. Mi auguro che la proposta inizi il suo percorso legislativo al più presto e trovi la più ampia condivisione da parte dei colleghi consiglieri”.

Comacchio, niente gare senza fissazione indennizzi

L’assessore Antonio Cardi intende chiarire la posizione attuale del Comune di Comacchio in materia di concessioni balneari. A suo parere, non è opportuno che le concessioni demaniali marittime siano messe a gara senza la preventiva determinazione degli indennizzi dovuti ai concessionari uscenti, così come previsto dalla normativa vigente introdotta dal Governo Meloni. 

“La legge n. 166 del 2024 – specifica l’assessore – ha introdotto dei criteri chiari per la procedura amministrativa relativa alle concessioni; tra questi, l’obbligo per i comuni di acquisire una perizia sul valore degli investimenti fatti non ancora ammortizzati prima di pubblicare i bandi di gara. La norma è chiara e prevede, in caso di rilascio della concessione a favore di un nuovo concessionario, che al concessionario uscente venga riconosciuto, a carico del nuovo concessionario, un equo indennizzo”.

Questo dovrà essere definito in base a precisi criteri che saranno previsti da un prossimo decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, da adottare entro il 31 marzo 2025 e attualmente in corso di definizione: “Senza questo passaggio – prosegue – qualsiasi bando risulterebbe giudiziariamente aggredibile ed esporrebbe il Comune ad una serie di contenziosi pressoché infinita. Del resto il decreto Salva infrazioni ha stabilito la continuità delle concessioni esistenti fino al 30 settembre 2027, per garantire un’ordinata transizione e per rispettare i principi del diritto europeo”.

Il Comune adotterà tutte le opportunità previste dalle norme vigenti per evitare di compromettere la prossima stagione balneare e i servizi essenziali messi in campo dagli stabilimenti balneari per i cittadini ed i turisti: “Non appare superfluo ricordare che alla scadenza della concessione balneare il titolare può sgombrare l’area occupata anche con la demolizione totale dello stabilimento balneare e quindi riconsegnarla nel pristino dello stato di fatto originario – aggiunge Cardi –. Nel caso di messa a bando del solo arenile libero, la successiva nuova costruzione di opere e/o manufatti di vario genere sarà tenuta al rispetto di tutte le norme di carattere ambientale e paesaggistico previste per gli arenili in tema di nuove costruzioni (ex-novo) e non di ristrutturazione di volumi legittimi esistenti, che in forza di una eventuale demolizione cesseranno di esistere anche in termini di “diritti acquisiti” in forza di titoli edilizi passati”.