11 aprile – Giornata Nazionale del Mare: oggi a Ladispoli la presentazione della guida turistica “Blue Route Lazio”

Giornata Nazionale del Mare: domani a Ladispoli la presentazione della guida turistica “Blue Route Lazio – I Santi del Mare” per riscoprire i Borghi Marinari dell’Etruria tra identità, sostenibilità e turismo esperienziale

 Si terrà oggi, 11 aprile, presso il Riva di Palo Resort di Ladispoli, l’evento celebrativo della Giornata Nazionale del Mare, istituita per sensibilizzare cittadini e istituzioni sull’importanza del mare come risorsa culturale, scientifica, economica e ambientale. La ricorrenza, promossa dal Ministero dell’Istruzione e del Merito insieme al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, rappresenta un’occasione speciale per valorizzare il patrimonio marittimo italiano, con particolare attenzione alla tutela dell’ecosistema e allo sviluppo sostenibile delle comunità costiere.

In questo contesto, il Workshop “LAZIO BLUE ROUTE – I Santi del Mare. Gli Itinerari dei Borghi Marinari” ospiterà la presentazione ufficiale della guida turistica dedicata ai Borghi Marinari dell’Etruria, uno strumento pensato per raccontare e promuovere i territori del litorale nord del Lazio attraverso un turismo lento, accessibile e responsabile che integra straordinari ed inediti punti di interesse di mare e di terra

L’iniziativa si inserisce nel programma di eventi promosso dal Comune di Ladispoli “BLUE EXPERIENCE” e si integra perfettamente con il progetto “Visit Borghi Etruschi”, promosso dalla Rete di Imprese RIBOMAR, con il sostegno del GALP Mare Lazio e la collaborazione di enti locali, operatori turistici e soggetti del terzo settore. Il progetto mira a rilanciare l’identità storica, culturale e gastronomica dei borghi e dei porti antichi che costellano la costa etrusca, da Ladispoli a Montalto di Castro, passando per Santa Marinella, Civitavecchia, Tarquinia e Cerveteri.

La guida, che verrà distribuita in anteprima durante l’evento, propone una narrazione digitale immersiva dei territori, arricchita da itinerari tematici, mappe, racconti, curiosità e suggerimenti per esperienze autentiche, con un focus sulla sostenibilità ambientale, l’accessibilità universale e il dialogo tra costa ed entroterra. Si tratta, inoltre, della prima guida, a livello nazionale, che promuove anche esperienze subacquee legate al culto religioso delle statue votive sommerse, patrimonio dei pescatori e delle comunità costiere; visite di facile fruizione che assumo un particolare significato se illustrate in occasione dell’anno giubilare. 

Ad aprire i lavori saranno Marco Maurelli, Presidente del GALP Mare Lazio e di Federbalneari Italia, e Massimo Castellano, General Manager della Rete RIBOMAR e Presidente della MAR – Associazione per le Attività Marine e di Ricerca ETS che coordina il progetto Lazio Blue Route. Previsti, tra gli altri, gli interventi dell’autore dell’itinerario Alberto Renzi, della direttrice della Fondazione ITSSIxellence Academy Laura Castellani e dei rappresentanti dei Comuni coinvolti. Interverranno inoltre esperti del CURSA, della FIABA ETS, di Zema Design Group  e di altre realtà impegnate nella costruzione di modelli turistici innovativi e inclusivi.

L’evento si pone come un’occasione per riflettere sul ruolo strategico del turismo costiero e marinaro nel futuro del Lazio e dell’Italia, con un approccio integrato che mette al centro le comunità locali, l’ambiente e l’identità dei luoghi.

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Corte Costituzionale Demanio e patrimonio dello Stato e delle Regioni udienza del 9 aprile

La Corte Costituzionale ha discusso la legittimità della legge regionale toscana 30/2024 sulle concessioni demaniali marittime, impugnata dal Governo per invasione di competenze statali. L’Avvocatura dello Stato ha sostenuto che la gestione del demanio marittimo e i criteri per le concessioni spettano esclusivamente allo Stato, accusando la Toscana di introdurre norme in contrasto con la Costituzione e il diritto europeo.

La Regione ha difeso la legge come risposta necessaria a un vuoto normativo nazionale durato oltre 15 anni, sostenendo di aver agito per garantire uniformità sul territorio ed evitare che i Comuni operassero in modo disomogeneo. La Toscana chiede alla Corte di riconoscere una nuova forma di regionalismo in casi di prolungata inadempienza statale.

Inoltre, la discussione ha evidenziato il nodo centrale del conflitto: la difficoltà di bilanciare il rispetto delle competenze statali con l’urgenza di fornire una regolamentazione efficace a livello locale, soprattutto in assenza di norme chiare da parte del governo centrale. La Regione Toscana ha insistito sul fatto che la propria legge non voleva sovrapporsi a quella statale, ma piuttosto stimolare un riordino nazionale, fungendo da modello di gestione responsabile e omogenea per evitare l’anarchia normativa tra i vari comuni.

Durante l’udienza è emersa anche la questione degli indennizzi ai concessionari uscenti e dei criteri di premialità, che secondo l’Avvocatura dello Stato rientrano nella disciplina della concorrenza e pertanto non possono essere decisi a livello regionale. La Corte, ora, è chiamata non solo a risolvere una disputa di competenze, ma a fornire una linea guida su come gestire situazioni di vuoto normativo in contesti altamente sensibili e interconnessi con il diritto europeo.