Castelli, assessore Marche: “riordino concessioni avvenga solo dopo mappatura spiagge”

La direttiva Bolkenstein continua a tenere sulle spine migliaia di imprenditori e lavoratori stagionali delle Marche, e non solo. Questo accade perché il Governo sta dando vita a un tira e molla sulle concessioni balneari che mette a repentaglio un comparto senza cui il turismo si troverebbe senza una delle sue spine dorsali.
 
Per questo continuo a seguire con molta preoccupazione quanto sta avvenendo, convinto che la strada da intraprendere sia un’altra rispetto a quella imboccata dall’esecutivo nazionale e che vada scongiurata qualsiasi ipotesi di esproprio di fatto attraverso la messa a gara delle concessioni.
 
Mi riferisco, nel caso specifico, all’esigenza di completare la mappatura delle spiagge (come previsto dal Ddl Concorrenza) al fine di verificare i requisiti per l’applicazione della direttiva. Qualsiasi provvedimento di riordino del settore, infatti, può avvenire soltanto dopo il completamento della stessa.
 
Il rischio che si corre, oltre a quello primario di vedere vanificati gli sforzi e gli investimenti di un’intera categoria, è di obbedire supinamente alle imposizioni dell’Ue e, conseguentemente, di svendere le nostre spiagge.
L’auspicio, dunque, è che il Governo stralci ogni ipotesi di riordino e dia subito il via alla auspicata mappatura delle spiagge, in maniera concreta e reale. Dobbiamo evitare che la riforma del demanio marittimo infligga il colpo decisivo a migliaia di aziende, già messe a dura prova, negli ultimi due anni, dagli effetti nefasti del Covid.

Regione Liguria, consiglio regionale approva ordine del giorno Pd su gare

 

“Con questo ordine del giorno, approvato dal consiglio regionale, impegniamo i nostri parlamentari a trovare un giusto equilibrio tra la tutela della concorrenza e quella dei lavoratori che hanno investito negli stabilimenti balneari.

Affinché questo si realizzi non si può prescindere dal riconoscere il valore aziendale dell’impresa, gli investimenti realizzati e le professionalità che si sono create negli anni. Al di là delle posizioni ideologiche sulla Bolkestein, che hanno bloccato a lungo la politica, visto che le gare ci saranno necessariamente è giusto cercare il giusto equilibrio tra la tutela delle aziende e la garanzia di una legittima concorrenza.

 La politica su questo tema ha delle grosse responsabilità e ancor più le hanno quelle forze politiche che per cercare il consenso elettorale non hanno mai realmente affrontato il problema facendo finta che fosse aggirabile. L’auspicio è che la stessa consapevolezza raggiunta in Liguria, con l’approvazione di questo ordine del giorno approvato e sottoscritto anche da Lega  e Lista Toti, si raggiunga anche a livello nazionale, sbloccando nella Commissione industria al Senato di oggi una situazione che non può più rimanere ferma”.

Lo ha dichiarato ieri il consigliere regionale del Partito Democratico Roberto Arboscello dopo l’approvazione in aula del suo ordine del giorno sul riconoscimento del valore aziendale delle concessioni degli stabilimenti balneari.