Mauro Vanni (CID): “ddl non ci soddisfa ma noi non siamo per lo stralcio”

Le notizie, secondo le quali le associazioni di rappresentanza delle imprese balneari sarebbero soddisfatte per la caduta del Governo Draghi, in quanto potrebbero rimescolarsi le carte sulle concessioni demaniali, sono speculazioni che non trovano riscontro nella realtà.

Confartigianato Imprese Demaniali crede che in una situazione come l’attuale, con le famiglie e le imprese italiane in gravissima difficoltà, con gli impegni da onorare rispetto ai fondi europei stanziati per supportare l’economia e alimentarne la ripartenza, con una guerra in corso, una crisi di governo sia la cosa peggiore che poteva capitare, con rischio di gravissimi danni per il Paese. Con l’approvazione alla Camera del “DDL Concorrenza”, si apre una nuova fase dell’attività sindacale, sempre tesa ad ottenere la migliore tutela delle imprese associate.

Un disegno di legge che non ci soddisfa e che, speriamo, possa essere modificato al Senato, ma non siamo tra quelli che chiedevano lo stralcio delle norme riguardanti le concessioni balneari. Sarebbe stato peggio, si sarebbe tornati al contenuto della sentenza del Consiglio di Stato, senza regole per le evidenze previste a fine 2023 e con una rischiosa anarchia nella loro gestione. E’ vero, nelle interlocuzioni con questo Governo, ci siamo imbattuti in tecnici che hanno gestito l’iter con un atteggiamento troppo rigido e restie a riconoscere il valore delle imprese demaniali.

Ma è altrettanto vero che il dialogo con le forze politiche ci ha sempre restituito un’attenzione diversa. Abbiamo colto disponibilità e una predisposizione al confronto. Tranne pochissimi casi, tutto l’arco costituzionale ha compreso il peso delle nostre rivendicazioni. Occorre ripartire da qui. I decreti attuativi del “DDL concorrenza” potranno cambiare sostanzialmente l’orientamento della legge, accogliendo le istanze delle microimprese demaniali a gestione familiare che danno lavoro a centinaia di migliaia di persone.

Questo è ciò che chiederemo al nuovo Governo, ed è il messaggio che vogliamo lanciare nel dibattito elettorale. Chiediamo una maggiore attenzione e più consapevolezza del valore delle nostre imprese nella filiera turistica italiana.

Bal­nea­ri: Pa­pa­theu, FI da sem­pre in pri­ma li­nea a loro di­fe­sa

 

“For­za Ita­lia è sem­pre sta­ta in pri­ma li­nea nel­la di­fe­sa del­le im­pre­se bal­nea­ri, di chi ci la­vo­ra, e con­ti­nue­rà ad es­ser­lo”.

Lo af­fer­ma in una nota la se­na­tri­ce ca­ta­ne­se di FI, Ura­nia Pa­pa­theu. “Bene, dun­que, l’or­di­ne del gior­no, pre­sen­ta­to dai col­le­ghi Ba­gna­sco e Sque­ri al di­se­gno di leg­ge Con­cor­ren­za a Mon­te­ci­to­rio, con cui si chie­do­no al­l’e­se­cu­ti­vo im­pe­gni ben pre­ci­si sul­l’u­so del­le con­ces­sio­ni per fi­na­li­tà tu­ri­sti­co-ri­crea­ti­ve”, ag­giun­ge la par­la­men­ta­re.

Di seguito il comunicato Bagnasco Squeri

“Forza Italia ha a cuore il futuro delle aziende balneari, delle famiglie e degli investimenti che hanno sostenuto negli anni. Per questo, abbiamo presentato un ordine del giorno, con il quale abbiamo chiesto al governo impegni precisi: innanzitutto, la definizione di criteri uniformi per gli indennizzi da riconoscere ai concessionari uscenti, in ragione del valore di mercato e degli investimenti realizzati; in secondo luogo, il riconoscimento del valore complessivo dei manufatti realizzati sull’area in concessione e regolarmente autorizzati; inoltre, che il valore della concessione sia composto dal canone, dal valore dell’avviamento commerciale e da quello complessivo dei manufatti realizzai sull’area in concessione e regolarmente autorizzati; e, infine, il riconoscimento, nel caso di imprese in cui la concessione demaniale costituisce un bene strumentale all’esercizio dell’attività, del sacrosanto diritto di prelazione. Forza Italia è dalla parte del lavoro, delle piccole aziende e ha un solo obiettivo, tutelare gli investimenti ed il lavoro di queste famiglie. Per questo, siamo soddisfatti che il Governo abbia accolto come raccomandazione il nostro ordine del giorno e auspichiamo che tenga fede agli impegni assunti”.