Vieste al G20Spiagge: una battaglia vinta dai sindaci. Nasce la legge per le città balneari

Partecipare a reti nazionali come il G20 Spiagge è un’azione politica concreta, capace di generare cambiamento reale e per questo motivo il Comune di Vieste, da anni presente e attivo all’interno del network, ha preso parte con convinzione all’edizione 2025 del Destination Summit, appena conclusasi ad Alghero.

E ieri, quasi al termine del summit, una notizia storica per Vieste e per tutte le città balneari italiane: è stato infatti depositato in Parlamento il disegno di legge sulle “comunità marine e acquali”, un provvedimento che riconosce le specificità delle città costiere – come Vieste – che affrontano sfide uniche dovute all’impatto del turismo stagionale.

“Siamo davanti a un momento storico – afferma il Sindaco di Vieste, Giuseppe Nobiletti –. Il G20Spiagge si conferma una rete viva, operativa e utile al Paese. Il disegno di legge appena depositato è il frutto di anni di confronto tra sindaci che, pur provenendo da aree diverse e da visioni politiche differenti, hanno saputo lavorare insieme per un obiettivo comune: dotare le nostre città di strumenti normativi concreti, moderni e funzionali.”

Il disegno di legge – annunciato dai parlamentari Giorgia Andreuzza e Gianluca Caramanna, della X Commissione – prevede: il riconoscimento formale dello status di comunità marina, per le località con un forte squilibrio tra residenti e presenze turistiche; poteri amministrativi speciali nei periodi di alta stagione, tra cui la possibilità di derogare a vincoli su personale, servizi e programmazione; risorse dedicate per mobilità, infrastrutture, rifiuti, decoro urbano e sostenibilità; forme di autonomia fiscale e gestionale per reinvestire localmente i proventi del turismo.

“I cittadini devono sapere che questo lavoro porterà benefici reali: più servizi, più qualità, più tutela – sottolinea Nobiletti – Abbiamo bisogno di una sanità che funzioni tutto l’anno e che sia pronta a rispondere all’aumento delle presenze in estate. Davanti alla mancanza di risposte regionali, questo disegno di legge, che chiede anche a noi sindaci del G20 di lavorare al percorso di definizione della legge, inserendoci tra gli interlocutori preferenziali, ci dà finalmente una prospettiva concreta per farlo.”

A rappresentare il Comune di Vieste al G20Spiagge Destination Summit è stata una delegazione istituzionale composta da: Graziamaria Starace, Assessora al Turismo; Mariella Pecorelli, Vicesindaco e Assessora ai Lavori Pubblici; Gaetano Desimio, Assessore allo Sport e Commercio;

Mariella Nobiletti, Presidente del Consorzio Gargano Mare, in rappresentanza degli operatori turistici locali.

Una squadra coesa che ha portato ad Alghero la voce di un territorio dinamico e in crescita, confermando la volontà dell’amministrazione comunale di Vieste di partecipare attivamente ai tavoli in cui si decide il futuro delle destinazioni turistiche italiane.

“Oggi raccogliamo i frutti di un impegno che parte da lontano. Ma non ci fermiamo: ora si apre la fase decisiva dell’iter parlamentare, che seguiremo da vicino, con responsabilità e determinazione” – conclude il Sindaco.

L’Associazione Turistica Balneare Siciliana impugna il Decreto Savarino

L’Associazione Turistica Balneare Siciliana ha formalizzato la propria opposizione presso la Presidenza della Regione Siciliana al Decreto Assessoriale n. 01/Gab del 02.01.2025, emanato dall’Assessore Regionale al Territorio e Ambiente, Elena Savarino, relativo alla semplificazione delle procedure di approvazione dei PUDM (Piani di Utilizzo del Demanio Marittimo).
A darne comunicazione è il presidente dell’Associazione, Antonio Firullo, che conferma così la volontà degli operatori di categoria di contrastare un provvedimento ritenuto fortemente lesivo degli interessi del comparto e privo del necessario confronto con le rappresentanze del settore.

La decisione fa seguito all’Assemblea Straordinaria svoltasi a Taormina il 15 marzo 2025, nel corso della quale è stato conferito incarico agli Avvocati Andrea Scuderi e Giovanni Mandolfo di valutare l’opportunità di presentare ricorso straordinario al Presidente della Regione. L’iniziativa legale è stata ritenuta fondata, alla luce delle numerose criticità riscontrate nel nuovo impianto normativo.

Facendo seguito all’Assemblea straordinaria in Taormina del 15.03.2025, con la quale è stato dato incarico all’Avvocato Andrea Scuderi e all’Avvocato Giovanni Mandolfo, di valutare le possibilità di una eventuale opposizione al D.A. di cui in oggetto e considerato che gli avvocati hanno ritenuto che ci siano sufficienti ragioni per proporre il ricorso straordinario al Presidente della Regione Sicilia, con la presente, spiega Firullo, si comunica di avere notificato in data odierna opposizione al Decreto n. 01/Gab del 02.01.2025, emanato dall’Assessore Regionale del Territorio e dell’Ambiente e i relativi atti connessi che semplificano ai Comuni Costieri i procedimenti di approvazione dei PUDM.

Spiace rappresentare l’atteggiamento non collaborativo dell’Assessore Savarino che ha modificato l’intero quadro normativo esistente sul Demanio Marittimo della Sicilia, ignorando ogni concertazione con le Sigle Sindacali del settore per valutare eventuali proposte. Infatti dalla nomina l’Assessore: 1) ha prorogato di un mese le autorizzazioni di breve durata che sono illegittime per la CE; 2) ha consegnato il Demanio Marittimo ai Comuni costieri che non conoscono le procedure sul
PUDM; 3) a gennaio scorso, ha emesso un Decreto Assessoriale che modificando i procedimenti di approvazione dei PUDM, diminuisce le garanzie partecipative (Decreto oggi impugnato dalla scrivente Associazione); 4) nel mese di Febbraio scorso ha proposto e ottenuto un Decreto di Giunta regionale che approva nuove regole per consegnare le aree con un bando sul PUDM della Sicilia; 5) ha emesso un regolamento per autorizzare i dipendenti dell’Assessorato regionale al Territorio e Ambiente al fine di consentire l’accesso con i propri animali di affezione ma vieta nelle spiagge della Sicilia; 6) ha proposto ed ottenuto l’abrogazione dell’art. 4 della LR n.
32 del 16.12.2020 che semplificava le procedure amministrative sul PDM togliendo i poteri ai Direttori delle STA;