Sui balneari il Pd non è d’accordo

 

“Sarebbe assurdo continuare con l’ennesima proroga che lascia nell’incertezza comuni e operatori del settore che si troverebbero ancora nell’impossibilità di programmare investimenti, riqualificazione e certezza sul lavoro. La proposta di rinvio è inapplicabile, governo e maggioranza lo sanno bene, perché c’è una sentenza chiara del Consiglio di Stato. Invece di perdere ulteriore tempo in propaganda, pensassero invece ad avviare le procedure necessarie per dare certezza e tutele reali agli operatori di un settore strategico per il nostro Paese definendo una linea italiana sulla Bolkestein a 4 mesi dall’adozione della legge sulla concorrenza.

Una linea che andrebbe sviluppata anche con un confronto con Regioni e Comuni, unica strada per avere la possibilità di andare a trattare in Europa”. Lo dichiarano il vice capogruppo alla Camera Piero De Luca e il deputato dem Andrea Gnassi, a giudizio dei quali “con l’annuncio dell’emendamento di FdI al Milleproroghe sulle concessioni degli stabilimenti balneari prosegue il ridicolo e preoccupante balletto di maggioranza e governo su questo tema. Prima di tutto vogliamo sapere se il contenuto di quell’emendamento corrisponde alla linea del governo. Poi se è vero che sia stata assegnata la delega per il settore o un dossier come si evince da notizie di stampa (un governo dovrebbe assegnare formalmente deleghe per affrontare temi e dossier).

Se così fosse per il ministro Musumeci, a questo punto chiediamo che lo stesso ministro venga immediatamente in audizione alla Camera in commissione Attività produttive a riferire”. 

Licordari, Assobalneari: “Bene emendamenti a tutela categoria, ora si avvii confronto in EU a difesa aziende italiane”

 

Gli emendamenti presentati al Milleproroghe da vari parlamentari di FI e Lega da una parte e FDI dall’ altra sono l’espressione dichiarata della volontà delle forze politiche che compongono la maggioranza di questo Governo di affrontare per risolvere, una volta per tutte, la vicenda delle concessioni demaniali ai fini turistico ricreativi.

Si stanno mettendo nero su bianco le promesse elettorali alle categorie produttive che operano sul demanio marittimo fluviale e lacuale, come gli stabilimenti balneari, porti turistici, campeggi, ristoranti, ormeggi, alberghi ed anche attività commerciali, per tutelarle e salvaguardarle da coloro che si aggirano nei corridoi del Parlamento europeo che da più di un decennio tentano di usare le Istituzioni comunitarie per mettere le loro mani sui beni economici del nostro Paese, creati e sviluppati dagli imprenditori italiani a beneficio anche dell’ economia turistica del nostro Paese. Quanto previsto dagli emendamenti, che ci auguriamo possano essere unificati e condivisi dal Governo, permetterebbe al Premier Giorgia Meloni, che su questo tema ha espresso in più di una occasione che l’ applicazione errata della Direttiva Bolkestein rappresenterebbe un esproprio delle imprese italiane, di aprire un tavolo di confronto con la Commissione europea per fare valere sia principi giuridici che politico economici a difesa e tutela delle aziende Italiane. Tutto ciò rafforza la richiesta di incontro che proprio nei giorni scorsi Federturismo Confindustria con tutta la filiera delle associazioni da lei rappresentatata ha chiesto al Primo Ministro On. Giorgia Meloni per affrontare costruttivamente la questione.
Lo dichiara Fabrizio Licordari Presidente di Assobalneari Italia aderente a Federturismo Confindustria.