Laigueglia 2023, Giorgio Manfredi: “Gli stabilimenti balneari vanno tutelati contro la Bolkestein”

“Gli stabilimenti balneari sono una risorsa della nostra economia e come tali vanno tutelati”. Lo ha sottolineato il candidato sindaco di “Amo Laigueglia” Giorgio Manfredi durante l’incontro con la categoria degli stabilimenti balneare al centro civico Semur. Lo stesso Manfredi ha precisato e respinto ogni chiacchera con cui si vuol far credere di essere favorevole alla direttiva comunitaria Bolkestein con conseguente decadenza delle concessioni demaniali e procedure conseguenti”.

Anzi Manfredi ha precisato che: “Laigueglia si distingue per gli investimenti, migliorie, abbellimenti ed ammodernamenti che i titolari degli stabilimenti balneari hanno fatto con cura e dedizione e pensare che tutto questo possa essere spazzato via sarebbe un grosso danno per loro, ma principalmente per il nostro tessuto commerciale e turistico”.

Il candidato sindaco Giorgio Manfredi auspica che “il Governo centrale possa trovare la giusta soluzione, l’impegno è che se si dovessero affrontare le tanto male augurate gare, queste debbano essere garanti di una realtà che negli anni ha investito; investimenti che non possono essere soppiantati sicuramente da speculatori; quindi occorre un amministrazione comunale decisa, attenta e preparata, le chiacchiere non bastano”.

Prima dei balneari Giorgio Manfredi e gli altri candidati della lista “Amo Laigueglia” avevano incontrato i commercianti e gli albergatori laiguegliesi presentando il programma ed accogliendo suggerimenti e proposte per una fattiva collaborazione nel caso in cui la lista “Amo Laigueglia” dovesse amministrare la città nel prossimo quinquennio.

La protesta dei balneari al G20 Spiagge, “buio su nostro futuro”

Avevano annunciato il presidio fuori dall’auditorium di Arzachena e così è stato: dalle 10.30 di questa mattina una delegazione composta da 25 balneari, in prevalenza con concessioni lungo il litorale di Arzachena e Olbia, protesta contro la loro mancata convocazione al tavolo di dibattito in programma per oggi nell’ambito del G20 delle Spiagge, ospitato quest’anno nella cittadina gallurese.

Al centro dell’incontro, che vede sindaci da tutti la Penisola uniti nella volontà di chiedere e ottenere lo status di città balneari, il tema delle “Sfide e prospettive”, un argomento che gli operatori degli stabilimenti galluresi e non solo, avrebbero voluto affrontare, apportando le proprie esperienze ed obiezioni.

“Non siamo invece stati invitati dal sindaco Roberto Ragnedda a prendere parte alla tavola rotonda, – denuncia Francesco Gambella, titolare di uno stabilimento nella spiaggia di Porto Rotondo e segretario regionale dell’associazione italiana imprenditori turistici balneari – ci è stato rivolto un invito solo a partecipare tra il pubblico.

Ma noi volevamo far sentire le nostre ragioni ed è per questo motivo che stamane resteremo qui fuori a presidiare fino al termine dell’incontro, sperando che il primo cittadino ci convochi anche in futuro, perché siamo aperti ad un dialogo costruttivo”.

“Proprio in un momento in cui si affrontano sfide e, soprattutto, prospettive, si è deciso di fare ancora più buio sul nostro futuro – attacca il rappresentante dei balneari – Non si può parlare di turismo balneare quando alcuni Comuni prevedono nei Pul (il piano di utilizzo dei litorali, ndr) la cancellazione di concessioni e il taglio della metà di quelle rimanenti.

Non si può parlare di sviluppo del turismo balneare quando, nella programmazione di quei Comuni, che in estate ricevono 300 mila turisti, non si prevedono i servizi di base come docce, spogliatoi e bagni. Tutto ciò è totalmente contrario al concetto di sviluppo ed accoglienza”.