Portano via sabbia da 11 spiagge Gallura, multati 2 turisti

Avevano raccolto la sabbia di undici rinomate località balneari della Gallura e l’avevano addirittura etichettata e messa in barattoli, pronta per essere portata a casa come souvenir ma la legge lo vieta. Due turisti modenesi sono stati scoperti questo pomeriggio dagli agenti della security dell’Autorità di sistema portuale Mare di Sardegna, mentre si stavano imbarcando dal porto di Olbia, diretti a Livorno. Capriccioli, la spiaggia del Principe, Lu Impostu, Cala Brandinchi, Liscia Ruja, Romazzino, Grande Pevero, sono solo alcune delle spiagge dalle quali i due vacanzieri hanno portato via la sabbia. Alcune di queste spiagge sono anche a numero chiuso, proprio per tutelare l’arenile e le specie che lo popolano. I due turisti sono stati segnalati alla sezione operativa di Olbia dell’Agenzia delle Dogane per le attività di competenza. Quello di oggi è il secondo caso di furto ai danni delle spiagge e del mare sardo in appena tre giorni. L’ultimo è stato sabato scorso, con la segnalazione di due turisti italiani che avevano tentato l’imbarco, sempre dal porto di Olbia, con un esemplare protetto di Pinna Nobilis e di alcune conchiglie, prelevate
delle spiagge galluresi e portate via come souvenir delle vacanze in Sardegna. (ANSA).

Ferragosto, Balneari: “Bene gli stranieri sulle nostre spiagge, ma niente ‘sold out'”

Capacchione (Sib): “L’inflazione e l’aumento dei tassi di interesse stanno erodendo sia i risparmi degli italiani che, di conseguenza, la loro capacità di spesa”.

“Le 30.000 aziende balneari, la maggior parte a conduzione familiare, sono impegnate ad assicurare che le vacanze al mare avvengano in condizioni di sicurezza e con tutti i confort”. A dirlo Antonio Capacchione, presidente del sindacato Italiano Balneari aderente a Confcommercio. La balneazione attrezzata italiana costituisce un elemento di vantaggio competitivo del Paese nel mercato internazionale delle vacanze. Le nostre imprese ed il nostro personale qualificato è sempre più attento a soddisfare le aspettative di una clientela sempre più esigente. L’incremento del turismo internazionale sui nostri litorali, registrato quest’anno, conferma la competitività delle spiagge attrezzate in un’estate contrassegnata da condizioni economiche ed atmosferiche avverse.

“Non è ancora tempo di bilanci – ha continuato Capacchione – anche se al momento abbiamo constatato una ‘sofferenza’ della domanda interna rispetto a quella internazionale, con una “polarizzazione” delle presenze nei fine settimana e una sua riduzione durante il periodo feriale. A ciò si deve aggiungere una significativa diminuzione dei consumi. È di tutta evidenza che l’inflazione e l’aumento dei tassi di interesse stanno erodendo sia i risparmi degli italiani che, di conseguenza, la loro capacità di spesa. Altro fattore importante da prendere in considerazione è che, dopo il periodo pandemico, molti nostri connazionali hanno ripreso a viaggiare all’estero”.

“In conclusione quindi – ha precisato il presidente del Sib – un’estate 2023 al di sotto delle aspettative ancorché positiva. Oggi la principale preoccupazione degli imprenditori balneari non è costituita dalla concorrenza degli altri Paesi, quanto per l’irrisolta questione della direttiva Bolkestein. Non si può investire e crescere in una condizione di incertezza sul futuro. L’augurio di questo Ferragosto è che sia l’ultimo in queste condizioni. I balneari e il Paese hanno bisogno che si superi, finalmente, questa situazione di incertezza amministrativa sulla durata delle concessioni che paralizza gli investimenti”.