Croatti (M5s) interviene sulle spiagge. “Da Ottobre arenile sia foglio bianco su cui disegnare il nostro futuro”

“Dopo la chiusura della stagione estiva si colga la grande opportunità di liberare completamente il nostro arenile facendolo diventare un foglio bianco su cui disegnare il futuro del turismo balneare riminese.

Questo futuro dovrebbe essere progettato insieme a tutta la città, ai cittadini, alle associazioni, agli imprenditori del turismo. Dobbiamo comprendere quali saranno le sfide del futuro e rispondere alle necessità, alle tendenze e ai desideri che esprimeranno i turisti nei prossimi anni. La nostra offerta balneare tradizionale ha fatto la nostra fortuna ma i tempi sono profondamente cambiati e dobbiamo guardare avanti. Servono maggiori servizi, sostenibilità e innovazione, stabilimenti con offerte balneari diverse e variegate, più spiagge libere e attrezzate. I bandi di gara dovranno consegnarci la spiaggia del futuro e una classe di imprenditori balneari che sappia declinare questa visione con progetti innovativi capaci di rendere Rimini una destinazione turistica sempre più forte e competitiva. 

Mi preoccupa che il dibattito sia incentrato soltanto su aspetti che riguardano i diritti degli attuali operatori ed eventuali indennizzi. Davvero è questo il tema prioritario per la Riviera oppure lo è piuttosto quello di disegnare, come comunità, quel foglio bianco con tutti i colori, le passioni, le ricchezze del nostro territorio?

Non si perda ulteriore tempo per aspettare un provvedimento di questo governo incapace e inadatto, che in due anni è stato capace di partorire soltanto menzogne e incertezza, e si apra immediatamente un dibattito aperto a tutte le anime e agli stakeholders della Riviera per non perdere una occasione unica, irripetibile, per costruire il futuro della nostra offerta turistica”.

Riforma concessioni, Meloni e Fitto cercano intesa con Ue mini proroghe e indennizzi

Il governo italiano sta lavorando su un decreto legge per affrontare la questione delle concessioni balneari, che ha portato l’Unione Europea ad avviare una procedura di infrazione contro l’Italia. Due delle principali soluzioni allo studio includono mini-proroghe delle concessioni esistenti, con criteri di accesso molto stringenti, e la previsione di indennizzi per i concessionari uscenti, da corrispondere da parte dei nuovi concessionari.

Questo provvedimento mira a risolvere il problema della scadenza delle concessioni balneari, armonizzando il sistema di gare per le future concessioni con una nuova normativa. Tuttavia, l’intenzione è anche quella di mostrare un atteggiamento più conciliatore verso l’UE, particolarmente sul tema della concorrenza, e rispondere all’urgenza di intervenire sui Comuni che hanno già iniziato a mettere a gara le concessioni scadute.

Fra le varie ipotesi, si discute anche di una proroga fino a quattro anni per le concessioni scadute, sebbene il periodo di transizione richiesto potrebbe essere più breve. Questo darebbe tempo a Regioni e Comuni di verificare la consistenza delle spiagge da mettere a gara. È anche possibile che venga definitivamente accantonata la mappatura delle coste precedentemente realizzata, che era stata bocciata dalla Commissione UE.

Le opposizioni hanno criticato duramente queste ipotesi, sostenendo che prorogare ulteriormente le concessioni sarebbe un danno economico per l’erario e una concessione a favore della lobby dei gestori balneari.