Alassio, difesa del litorale: assegnato l’incarico del nuovo ripascimento

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Si è aggiudicata la gara la ditta C.E.M. SpA. di Napoli specializzata nel settore delle opere marittime. Il cantiere sarà dunque consegnato nei tempi previsti per l'utilizzo dei 2,5 mln di Euro stanziati dal Ministro della Protezione Civile per la realizzazione di opere di difesa dalle forze dl mare.
Si è conclusa nei giorni scorsi la gara per l’affidamento dei lavori del secondo lotto di intervento per la protezione della costa e dell’abitato, a seguito del ripascimento effettuato lo scorso anno. L’iter, iniziato il 3 novembre scorso con la pubblicazione della gara, in questi giorni ha visto l’apertura delle buste e l’aggiudicazione della gara stessa. Stamani la pubblicazione della determina con cui si stabilisce di affidare  i lavori  all’Impresa C.E.M. S.P.A. che per l’appalto dei lavori  ha offerto un ribasso del 6,164% sull’importo a base di gara di € 1.866.201,00 oltre agli oneri di sicurezza pari ad € 32.500,32.
 
“Si tratta di impresa nota per professionalità e serietà – spiega Rocco Invernizzi, Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Alassio –  che grazie alla lunga collaborazione di tecnici di primo piano, esperti nelle opere marittime, alla moderna organizzazione aziendale e al knowhow della proprietà dell’impresa, impegnata nel settore da oltre trent’anni,  si presenta come azienda leader ed offre soluzioni tecnologicamente avanzate, in grado di intervenire in ogni tipo di situazione”
 
La storia: in seguito agli eventi estremi dell’ottobre 2018 verificatisi sulla costa ligure, il litorale di Alassio, specialmente in corrispondenza del centro abitato, ha subito una forte erosione con consistenti danni alle attività prospicienti il litorale. Il Ministero della Protezione Civile in ottica di ricostruzione e ripristino delle difese dell’abitato cittadino stanziò 5 mln di Euro divisi su due annualità.  L’Amministrazione Comunale, in allora, aveva affidato alla RTP costituita tra Ing. Franco Ferrando, Ing. Guido Ferri, Ing. Paolo Gaggero, Ing. Luca Rossi, Dott. Geol. Eros Aiello e Dott.ssa Frida Occelli l’incarico della progettazione definitiva delle opere per la difesa della costa compresa tra il pennello in località ex Adelasia e la Scogliera. Nella primavera 2021 con i primi 2,5 mln è stato realizzato un primo importante intervento di ripascimento: 120mila mc di sabbia prelevato con mezzo marittimo da un giacimento sottomarino antistante Capo Santa Croce, previe analisi e valutazioni qualitative e quantitative in relazione alla disponibilità di sabbie di dimensione e colore uguali a quelle presenti ancora sul litorale.
 
Per il 2021, al termine di una serie di incontri e valutazioni sul lavoro effettuato, si è deciso di intraprendere un monitoraggio delle condizioni batimetriche e bionaturalistiche della zona di prelievo e di quella di deposito, al fine di comprendere i comportamenti del litorale preliminarmente ad una più lunga azione di monitoraggio, che il Comune ha affidato a Geocoste.
“L’estate ed il primo autunno del 2021 – spiegano dall’Amministrazione Melgrati Ter – non hanno riservato al litorale importanti mareggiate, ma qualche scarica energetica ha modificato lo scenario del ripascimento, producendo erosione per lo più temporanea, con recuperi di volume anche importanti e distribuzione del materiale versato diverso da quello immediatamente seguente l’intervento. Anche la zona di prelievo ha subito qualche modifica dalla situazione in cui era stata lasciata a tarda primavera”.
 
“È stato condiviso, come metodo di lavoro,  – aggiunge l’Assessore ai Lavori Pubblici Rocco Invernizzi – di procedere all’identificazione di un piano di intervento che non si limiti alle due annualità finanziarie per ora promosse dal Ministero della Protezione Civile, ma che si sviluppi nel tempo parallelamente alle azioni di monitoraggio previste e prescritte negli atti approvativi già intervenuti. Il piano si deve fondare su valutazioni progressive nel tempo e, probabilmente, subire conseguentemente modifiche periodiche. Per l’Amministrazione Comunale ciò non significa un’inerzia progettuale e realizzativa, ma un metodo di confronto – con enti – nel quale gli scenari possono essere analizzati con spirito critico e variati nel tempo, nella ricerca della migliore soluzione del difficile tema”
 
“Insieme agli schemi tecnici risolutivi – aggiunge lo stesso Marco Melgrati, sindaco di Alassio – saranno progressivamente adottate le valutazioni dei costi. Pertanto, in attesa del reperimento della fonte finanziaria cui attingere per un intervento più articolato, anche a stralci, per l’annualità 2021, si è ritenuto opportuno procedere ad un nuovo ripascimento di 124.000 mc, per un valore unitario di 40 mc/ml diffuso su tutto il litorale”
 
Anche in questo caso, dopo attenta verifica si pensa di utilizzare sabbie da cave sommerse compatibili con le sabbie naturali e di costo inferiore rispetto a quelle provenienti da cave differenti. A tale fine il primo passo progettuale è stato quello di verificare l’eventuale ulteriore capacità della cava sottomarina di Capo Santa Croce che si è dimostrata coerente con le necessità di prelievo.
 
“Ciò ci permetterà – spiega ancora Franca Giannotta, Assessore alla Protezione Civile del Comune di Alassio – di utilizzare i fondi stanziati dal Ministero nei tempi previsti, garantendo la difesa dell’abitato cittadino. Intanto ci stiamo muovendo per reperire le risorse per la realizzazione del piano di protezione. In questo senso l’Assessore regionale alla Protezione Civile, Roul Giampedrone, nel corso dell’ultimo incontro ci ha assicurato che, con una compartecipazione comunale al 20%, la Regione interverrà concretamente con fondi strutturali regionali nei prossimi quattro anni “.

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