Ricci, Itb: Lotteremo fino alla fine, i balneari sono la Storia!

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ll Consiglio dei Ministri del 15 febbraio 2022 ha approvato l’emendamento al disegno di legge concorrenza relativo alle modalità di affidamento delle concessioni demaniali. Il testo prevede che le concessioni in essere continuino ad avere efficacia fino al 31 dicembre 2023. L’ obiettivo è di aprire il settore alla concorrenza tenendo in adeguata considerazione le sue peculiarità. Questo dovrebbe assicurare un più razionale e sostenibile utilizzo del demanio marittimo, favorirne la
pubblica fruizione, promuovere un maggiore dinamismo concorrenziale nel settore e, sopratutto, garantire un rilevante flusso di denaro (a partire dal Gennaio 2024) alle casse dello Stato… ma ne siamo sicuri? Ebbene, adesso no! Il timore condiviso da molti è di vedere arrivare pirati della finanza, personaggi orientati ad un profitto a tutti i costi, anche a discapito degli italiani, avventurieri del “mordi e fuggi”.

Abbiamo fatto dimostrazioni, abbiamo portato le nostre pacifiche proteste per le vie di Roma, abbiamo detto e scritto il perché l’ andare a gara d’ appalto per le concessioni balneari significa rinnegare un passato dove migliaia di operatori balneari hanno fatto crescere, dal nulla, fior di stabilimenti balneari che hanno contribuito pesantemente allo sviluppo del turismo nazionale. Abbiamo fatto cortei, manifestazioni, abbiamo contattato personaggi politici, abbiamo scritto di come il turismo balneare si sia così sviluppato – grazie ad appassionati gestori di stabilimenti balneari – da aver dato lavoro a centinaia di migliaia di operatori nel settore.. (tutto questo avviene da quando, negli anni ’90 il demanio turistico è passato – di fatto – in mano alla politica, o meglio in mano alla incompetenza politica..) Dal primo gennaio 2024, dunque, le spiagge italiane e con loro le concessioni, torneranno libere e chiunque potrà partecipare all’assegnazione di una o più concessioni balneari in base a nuovi criteri.

Il Consiglio dei Ministri ha approvato l’emendamento con le nuove regole che entrerà nel disegno di legge “Concorrenza”.
Tale disegno delega il governo a presentare entro 6 mesi la riforma di tutte le concessioni balneari e promuove la valorizzazione dell’ esperienza tecnica e professionale e verranno rivisti, poi, i canoni annui in base al pregio delle spiagge (legge 494/93). Alle gare per l’assegnazione degli spazi, potranno partecipare, infine, tutti, anche micro imprese ed enti del Terzo settore, e perciò può essere previsto il frazionamento delle spiagge: questo dice la legge, ma molte sono le perplessità. E’ questa, chiaramente, la morte del turismo balneare come lo abbiamo conosciuto, è la fine del turismo famigliare, amichevole, umano. Avremo un turismo diverso, con catene di multinazionali, con personale che non sarà più quello familiare e amicale che conoscevamo, e tutto questo per la scellerata decisione di qualche anno fa, di far passare tutti i poteri sul demanio turistico dalle capitanerie di porto alla politica odierna, una politica che ha dimostrato ampiamente grandi lacune!

Un esempio di questo turismo diverso era la presenza nelle nostre città marinare di piccole botteghe di quartiere dove le relazioni erano umane fra venditori e clienti… e non come nei supermercati e ipermercati dove le relazioni sono anonime, la valutazione economica legata a fattori esterni e quando si compra qualcosa bisogna sempre sperare bene… quello che è stato fatto fino ad oggi è uno scempio! Diciamo scempio perchè così si vanificano anni di lavoro di intere generazioni di balneari!

Ma gli imprenditori balneari e tutti coloro che amano il turismo balneare umano e sincero e non vogliono proporre il turismo balneare delle grandi multinazionali, così come è strutturato e gestito: noi protesteremo, andremo in piazza, e non smetteremo e lotteremo sino alla fine di un diritto certo e in difesa del nostro sistema balneare umano!. E lotteremo fino alla fine perchè noi balneari siamo la storia e perchè sia preservata l’ unicità di quel bene straordinario che è, per il nostro paese e per tutti noi, il sistema balneare italiano, un bene unico da preservare nell’ interesse di tutti!

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