Il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) di Palermo ha annullato l’assegnazione della spiaggia libera attrezzata “Magaggiari” alla società Sagalo Beach, stabilendo che non aveva l’esperienza richiesta per partecipare alla gara.
La vicenda nasce dal ricorso presentato dalla cooperativa “Il Melangolo”, esclusa dalla procedura, che ha contestato l’assegnazione per un motivo preciso: secondo il bando, era obbligatorio aver gestito uno stabilimento balneare per almeno tre stagioni negli ultimi dieci anni. Ma Sagalo Beach – dicono i giudici – ha iniziato la sua prima stagione nel giugno 2022, troppo tardi per completare le tre stagioni richieste entro la primavera 2025.
Il TAR è stato molto chiaro: per parlare di “stagione balneare” bisogna considerare tutto il periodo ufficiale, che va dal 1° maggio al 30 settembre. E chi non ha coperto almeno tre volte quel periodo completo, non può partecipare a una gara come questa. A nulla è servito sostenere che in certi comuni le attività iniziano a giugno inoltrato: servono prove scritte, non abitudini.
La sentenza, pubblicata il 25 giugno 2025, non solo annulla l’aggiudicazione, ma obbliga anche il Comune di Cinisi e Sagalo Beach a pagare 3.000 euro di spese legali alla cooperativa ricorrente.
Il caso “Magaggiari” è destinato a far discutere: ancora una volta, le regole sulle concessioni demaniali si confermano un terreno delicato, dove trasparenza e correttezza devono andare di pari passo con esperienza e competenza.