Balneari: Bergamini-Gasparri, no scarsità risorse. Governo ora eviti asta concessioni

“Si sta avviando ad una determinazione il lavoro del Tavolo interministeriale sul riordino delle concessioni balneari, che aveva come obiettivo finale la mappatura delle spiagge e la conseguente valutazione delle risorse disponibili. Da questo lavoro sta emergendo un dato certo e incontrovertibile: non vi è scarsità di risorse. Viene quindi meno uno dei presupposti dell’applicabilità della direttiva Bolkestein, e quindi l’obbligo di mettere a gara le concessioni in essere”.
Così Deborah Bergamini, vicepresidente dei deputati di Forza Italia e Maurizio Gasparri, vicepresidente del Senato, in una nota.
“Ora forse– proseguono – si avvicina il momento in cui la discussione dovrebbe tornare su un piano politico e sulla negoziazione con la Commissione Europea. Siamo certi che il governo italiano, anche grazie al lavoro prezioso di Forza Italia che da sempre è attenta alle esigenze del settore, saprà lavorare bene sulla base dell’esito oggettivo della mappatura per evitare la
messa all’asta delle concessioni e tutelare al meglio le nostre imprese balneari e i tanti lavoratori che rappresentano una risorsa preziosa per la nostra economia”, concludono.

Concessioni, ultimo tavolo giovedì dove si decide il futuro dei balneari

GiovedÏ 5 ottobre ci sarà il nuovo e ultimo incontro del tavolo interministeriale in cui i rappresentanti delle varie associazioni cercheranno di stoppare definitivamente il rischio di evidenze pubbliche.

Il Governo sta muovendosi per dimostrare attraverso la mappatura dei litorali italiani che la risorsa non è scarsa, cioè che vi sono ancora ampi spazi da dare in concessione e quindi scongiurare l’applicazione della direttiva Bolkestein. Il dato che emerge attualmente si attesta intorno al 19% di coste occupate ma da questa percentuale devono ancora essere conteggiate le coste di laghi e le sponde dei fiumi, questo perchè il compito di questo “conteggio” spetta alle Regioni che sono ancora indietro nella realizzazione di questi conteggi.

Il tempo comunque stringe in quanto come è ormai noto a tutti l’Adunanza Plenaria, con due sentenze, ha stabilito che le concessioni scadano il 31 dicembre 2023, cioè tra poco meno di tre mesi anche se la legge 118 voluta da Mario Draghi prevede una proroga “tecnica” che sposta questa scadenza al 31/12/2024 nei casi in cui i comuni per siano impossibilitati i a realizzare i bandi per comprovati motivi. Ma alcuni comuni, come quello di Rimini stanno già preparandosi alle evidenze pubbliche addirittura ingaggiando un team di esperti.

Il Governo dovrà pertanto scoprire le carte definitivamente e dimostrare che la risorsa non è scarsa contrattando con l’Europa la possibilità che a gara vadano i tratti di costa ancora liberi, possibilità prevista appunto dalla Bolkestein e confermata dall’ultima sentenza della Corte di Giustizia Europea.

Le associazioni balneari presenti sono Assobalneari ConfindustriaLa Base Balneare con DonnedamareCna BalneariConfartigianato Imprese Demaniali, Confimprese Demaniali ItaliaFederbalneari italiaFiba ConfesercentiItb Italia, SIb Confcommercio, Associazione Italia BalneareFederterziario Balneari e Oasi Italia.

Presenti altresì i rappresentanti di FederalberghiFaita FedercampingConfindustria NauticaAssormeggi ItaliaAssonatAssomarinasAssitaiAssoturismo ConfesercentiLega Navale ItalianaAssociazione Italiana Confindustria Alberghi.