Sib, in arrivo nel 2025 gli stati generali del comparto balneare

“Stiamo organizzando un appuntamento senza precedenti e davvero importante a Roma all’inizio del 2025: Gli Stati Generali del Turismo Balneare” – lo ha annunciato Antonio Capacchione, presidente del Sindacato Italiano Balneari aderente a FIPE/Confcommercio, nel corso del Consiglio Direttivo nazionale che si è svolto a piazza Belli.

Parteciperanno ai lavori rappresentanti Istituzionali di ogni livello (nazionali, locali, ed europei), ma anche i portatori di interesse sia del mondo imprenditoriale che di quello delle società no profit. Perché una errata applicazione della Bolkestein riguarda non solo gli stabilimenti balneari, ma tutte quelle attività che operano su demanio (dai ristoranti ai campeggi; dagli alberghi alle colonie degli istituti religiosi; ecc.).

“Riteniamo che questo evento, il primo del genere in Italia, possa e debba costituire un momento importante di discussione, non faziosa, e di confronto, non preconcetto, per salvaguardare la balneazione attrezzata italiana che costituisce un elemento di vantaggio competitivo del Paese nel mercato internazionale delle vacanze. Dobbiamo assolutamente evitare che siano prese decisioni sbagliate e dannose, avrebbero come conseguenza quella di distruggere un modello di balneazione efficiente e di successo che il mondo ci invidia” – ha precisato Capacchione.

E’ bene ricordare che il comparto balneare costituisce la parte più preziosa del turismo italiano, questa estate il mare è stato scelto da oltre il 57% dei vacanzieri, per cui ancora oggi la “vacanza” è sinonimo di “mare”.

“Nel frattempo continua la mobilitazione della categoria e il calendario delle Assemblee territoriali – ha concluso il presidente del Sindacato – utili e necessarie non solo per evidenziare che non siamo assolutamente rassegnati, ma soprattutto che non siamo disposti a accettare una legge che riteniamo sbagliata, ingiusta e dannosa”.

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Sib:”illegittimi eventuali bandi di gara in assenza della previa determinazione degli indennizzi”

Il Dl 16 settembre 2024 nr. 131 (G.U. nr. 217) convertito con la legge 14 novembre 2024 nr. 166 (G.U. nr. 267)
modificando l’art. 4 della legge 5 agosto 2022 nr. 118 ha disciplinato (con decorrenza dal 16 settembre u.s.
data della sua entrata in vigore), la procedura amministrativa per l’affidamento delle concessioni demaniali
nonché i criteri per la valutazione delle relative domande.
In particolare, e fra l’altro, l’eventuale bando di gara deve contenere necessariamente e obbligatoriamente
anche “il valore degli eventuali investimenti non ammortizzati” delle concessioni attualmente vigenti (art.
4, comma 4 lett. b legge 118/ 2022 novellata).

Da precisare che la determinazione dell’indennizzo, ex art. 4, comma 9 della legge nr. 118/2022 novellata,
dovrà essere effettuato dall’Ente concedente esclusivamente:

a) con una perizia acquisita ……. prima della pubblicazione del bando di gara, rilasciata”;

b) “da parte di un professionista ovvero di un collegio di professionisti nominati dal medesimo ente
concedente tra cinque nominativi indicati dal Presidente del Consiglio nazionale dei dottori
commercialisti
”;

c) “sulla base di criteri previsti con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei
trasporti…… da adottare entro il 31 marzo 2025”.

Evidente, pertanto, l’illegittimità di eventuali bandi di gara che dovessero attualmente essere avviati in
quanto prive della perizia contenente la determinazione dell’indennizzo con le modalità prescritte dal D.l. nr.
131/2024.
Inoltre, con siffatto provvedimento legislativo, inoltre, “continuano ad avere efficacia fino al 30 settembre
2027” le concessioni demaniali marittime ad uso turistico ricreativo proprio “al fine di consentire l’ordinata
programmazione delle procedure di affidamento” (art. 3, comma 1, della legge nr. 118/2022 novellata).

Non si tratta da una “proroga automatica e generalizzata” come tale illegittima ma di un differimento
procedurale entro il termine massimo del 30 di settembre del 2027 perfettamente conforme al diritto
europeo e come tale concordato con la C.E e promulgato dal Presidente della Repubblica.
Infine è opportuno eventualmente evidenziare agli Enti concedenti tentati di avviare i bandi che l’inevitabile
e certo contenzioso per il danno grave ai concessionari attualmente operanti espone a rischio i servizi
balneari nella prossima stagione estiva con nocumento anche degli interessi pubblicistici per una corretta
gestione del demanio esponendo gli stessi ad azione anche per danno erariale.